Disavventura notturna (edm.20)
Data: 04/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fab80, Fonte: Annunci69
... preso?"
"Tua mamma sta declamando una delle poesie d'amore più intense che siamo mai state composte"
"Ricordo - continua la signora - quando eravamo al liceo tuo padre me la leggeva sempre, scrivendone anche frammenti sui bigliettini che mi mandava quasi ogni giorno... spero che anche tu, figliolo, possa incontrare qualcuno che ti reciti poesie come questo tuo giovane amico.. ad esempio!"
Seduto a terra tendo i palmi delle mani dietro la schiena, paralizzato dall'imbarazzo
"Mamma! Ma ti sei bevuta il cervello? Cosa caz-zo stai dicendo??"
"Ho detto qualcosa di sbagliato?" esclama la signora rivolgendosi a me
"Una mamma non sbaglia mai - rispondo prontamente per poi aggiungere cercando di cambiare argomento - mi dica signora, come si trova qui? È gentile il personale?"
"oh per essere gentili lo sono, anche troppo.. è forse questo il problema che sono TROPPO gentili mentre là fuori è tutto diverso, lei non crede?"
"Mamma: si tratta solo di un periodo breve - interviene Eugène - per farti ritrovare la forza per affrontare il mondo!"
"Mio figlio non sa mentire - replica la signora rivolgendosi verso di me - Caro, cortesemente, glielo insegna lei?"
"Sono sicurissimo che nessuno e men che mai suo figlio intenda mentirle signora!"
"Bravo: sei davvero molto abile con le parole! Il mio Eugène non poteva trovare un insegnante migliore"
Il pomeriggio sta iniziando a declinare nella sera e dai movimenti del personale capiamo che per gli ospiti è ...
... arrivata l'ora di cena: tendo ad Elsa la mano in una stretta delicata con cui, però, voglio trasmetterle tutto il sostegno possibile, poi mi allontano verso l'uscita per dare modo a madre e figlio di salutarsi senza la presenza di estranei.
"Come l'hai trovata?" chiede più tardi Eugène quando siamo in auto
"E' in una situazione di fragilità, ma è molto lucida ed ha una sensibilità fuori dal comune. Quel dipinto poi è pazzesco.. penso che senta e veda aspetti della realtà che agli occhi comuni sfuggono!"
Il mio amico non replica e continua a guidare pensieroso fino a quando, lasciata la strada collinare, non ci ritroviamo in una grande arteria urbana col traffico caotico dell'ora di punta durante il rientro serale.
Con una sfumatura di rammarico guardo dietro di me la collina allontanarsi: è strana la sensazione di tornare a immergersi nell'inutile frenesia urbana dopo quell'insolito pomeriggio così lento e fuori dal tempo.
"Cosa erano quelle parole in latino che vi siete detti?"
"Ahi, ahi! Signorino Eugène: dovresti conoscerle e anche molto bene visto che tra pochi giorni hai l'orale. Tua madre ha citato una famosa poesia di Catullo dove il poeta descrive con una sensibilità modernissima i tormenti del cuore paragonando addirittura ad una divinità colui che hai il privilegio di poter stare vicino alla sua amata. È impossibile che non l'abbiate fatta a scuola!"
"Se lo dici tu sarà così, ma io non me lo ricordo"
"Dobbiamo assolutamente riprenderla nei prossimi ...