1. Al fiume


    Data: 02/03/2021, Categorie: Etero Autore: sensibile70, Fonte: Annunci69

    Roberto guidava la sua auto, in un’afosa mattina di giugno. Fumando una sigaretta, pensava alla sua cara oasi, un posticino appartato scoperto da poco in riva ad un fiume poco distante dalla città. Pregustava l’idea di arrivare, allargare il suo telone grande quattro metri per due che teneva sempre in auto per ogni evenienza, levarsi i vestiti di dosso e sdraiarsi al sole sentendosi accarezzare la pelle dalla brezza fresca e dai caldi raggi.
    
    Sin da ragazzo provava eccitazione all’idea di mettersi nudo in natura, lo faceva sentire libero e gli dava una sensazione di benessere ancestrale, primitivo. Se poi, il caso avesse voluto che qualcuno lo scorgesse e lo guardasse, donna o uomo che sia, non poteva fare a meno di eccitarsi.
    
    In passato aveva trascorso con la sua ex moglie una vacanza alle Eolie, l’aveva convinta ad avventurarsi insieme a lui su una scogliera appartata dell’isola di Stromboli; si erano spogliati completamente, crogiolandosi al sole, e si erano perfino concessi qualche timido tocco reciproco, arrivando quasi a raggiungere l’orgasmo, ma poi l’arrivo di un passante aveva rovinato tutto: infatti lei aveva ritirato la sua mano, lasciando lui con una ferrigna erezione destinata a rimanere insoddisfatta. Perché? – si domandava Roberto mentre fumava e guidava. Perché quella stronza aveva ritirato la mano? Poteva continuare, il passaggio dello sconosciuto aveva perfino accentuato la sua eccitazione e magari avrebbe anche rapidamente raggiunto l’orgasmo ...
    ... esplodendo in una delle sue consuete copiose eiaculazioni… e invece, niente. “Come sarebbe stato eccitante proseguire fino alla fine”, pensò.
    
    Il destino aveva deciso di non fargli incontrare nessuna donna che condividesse questa sua piccola perversione, e allora, alla soglia dei cinquant’anni, aveva deciso di non volersene più privare e di andare a cercare dei posti appartati da solo, non appena gli impegni familiari e di lavoro glielo avessero concesso.
    
    Intanto, macinava chilometri e si approssimava alla meta, aveva già fumato tre sigarette e sentiva crescere in lui la consueta eccitazione, come un bambino che sta per entrare in un parco di divertimenti.
    
    Aveva raggiunto la stradina che ben conosceva, la imboccò e la percorse fino al fondo, dove si trovava una piccola radura in mezzo agli alberi, trasformata dai soliti imbecilli incivili in discarica abusiva, e parcheggiò. A pochi passi, una passerella in metallo scavalcava un torrentello e conduceva ad una stradina sterrata che costeggiava il fiume ricco di anse deserte, dove abbondavano spiaggette di ciottoli e sabbia alternate a distese di erba. Si cominciava ad udire il gracidare di alcune ranocchie e a vedere libellule in volo… stava arrivando.
    
    Roberto sapeva che ad un certo punto della stradina si staccava un sentiero che, pochi metri più in là, conduceva ad un ammasso di pietroni che faceva da scalinata naturale per arrivare alla sua oasi. Lo raggiunse, lo scavalcò e attraversò un vasto prato che precedeva la ...
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