Legati liberi - Racconti Erotici

Legati liberi

... l’aveva raggiunto eccome. Questo alimentò la diatriba che continuò per giorni, aggravando lo stallo tra i due, fino a che lei, piangendo, chiese a lui di essere lasciata.

Lui, ferito nel suo orgoglio virile, sul momento accettò. Poi l’ineluttabile che li aveva uniti e continuava a legarli, gli suggerì una soluzione per rimediare alla, frattura che avrebbe ferito a morte entrambi.

-“Tu dici che ti piaccio ancora e neghi, al contrario di quanto sia convinto io, che la causa di questa tua anorgasmia, sia la noia o il fatto che io non rappresenti più, per te, una novità. Bene. Voglio crederti. Per cui, se non hai niente in contrario e, visto che sei così aperta mentalmente, non avrai nulla in contrario a recarti in un club prive e… farti scopare da un altro.”

-“ Tu vuoi farmi scopare da un altro?… Un atro chi?”

- “Uno qualsiasi. Non importa chi. Scegli tu. Uno che ti piace. Va da lui e ti fai scopare.”

-“ E questo a che pro?”

- “ Semplice. Se non è la noia, come tu sostieni, ad ostacolare i tuoi orgasmi. Non verrai neanche con gli altri.”

Sul momento lei si risentì. Si sentiva accusata di mentire quando sosteneva di non raggiungere l’orgasmo neanche con gli amanti precedenti a lui, mentre lui l’accusava del contrario. Successivamente i due rivolsero il proprio risentimento verso sé stessi, si auto-accusarono di non durare abbastanza lui, di sentirsi inadeguata lei. Il rapporto sentimentale tra i due giunse ad un passo dalla rottura. Poi, vista ...

... l’inamovibilità di lui e delle sue convinzioni, quasi per ripicca, o solo per amore, lei accettò.

Il Club prive includeva una spa che lo rendeva meno impegnativo, più accogliente.

I due si rilassarono in una vasca idro-massaggio per la talasso-terapia. Scrutavano, dissimulandosi tra le bolle, i corpi nudi degli avventori. Lei era nervosa, per nulla convinta. Ci vollero alcuni drink per ammorbidirla.

Ad un certo punto una coppia si immerse nella stessa vasca, proprio in fronte a loro. Lui biondo, lei sudamericana. Manu ammiccò a Mauri facendogli capire che il lui di coppia faceva proprio al caso suo. Mauri obiettò che era strano, sfregiato e che assomigliava al cugino drogato di David Bowie. Ma lei sostenne che erano proprio i tipi strani ad affascinarla. In effetti, i due erano proprio una bella coppia.. Lei mulatta, ricciola con una chioma foltissima e un corpo perfetto. Lui alto, muscoloso e ben definito. I due giovani fecero un cenno di intesa ma, vista la titubanza dei due, si dileguarono per altri meandri..

Manu e Mauri, quindi, si trasferirono nel prive, dove si misero ad osservare quel coacervo di corpi nudi, intrecciarsi come serpenti in amore.

Era come trovarsi sul set di un film porno.

Si eccitarono. Cominciarono a sfiorarsi a vicenda. Quasi ipnotizzati dallo spettacolo di quei corpi voraci di piacere, scartati dall’involucro di ogni pudico conformismo.

Finirono per intrufolarsi timidamente in una stanza buia e si sedettero nei pressi di un letto dove un paio ...