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Nicoletta
Data: 26/02/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu
... dall’imbragatura, penetrò nel mio culo senza fatica. Nicoletta prese il cazzo nero che le aveva dato piacere e me lo porse. “Mi volevi troia vero, adesso la mignotta sei tu che ti prendi doppia porzione di cazzo e sono sicuro che ti piacerà anche”. Psicologicamente ero soggiogato dalla situazione, era tutto nuovo ma non era doloroso, ero umiliato da Nicoletta ma la cosa mi piaceva e desideravo che mi scopasse cosa che cominciò a fare subito di buona lena. Ad ogni colpo che mi dava l’estremità dentro di lei la stimolava. Dopo un paio di minuti mi adattai ai colpi e presi ad assecondarli per avere e dare più piacere. “Sei una mignotta nata, hai un culo accogliente e vedo dalla tua erezione che la cosa ti piace”. Mi aveva preso per i fianchi e mi sbatteva come un uomo scopa a pecorina una donna quando è molto eccitato. Sentii i suoi gemiti che fecero da propulsore per il mio piacere, venne una seconda volta quindi estrasse il cazzone dal mio culo e me lo mise davanti dicendomi “senti il sapore del tuo culo, poi mi fece spompinare alternativamente i due cazzoni. Feci quello che mi piace di più nei film porno in cui una donna ha due maschi a disposizione strofinando le due cappelle con in mezzo la lingua e succhiandole alternativamente, venni senza toccarmi e la mia sborra finì sul pavimento. Nicoletta allora prese dalle mie mani i due cazzoni, li buttò sul divano e spinse la mia testa per terra. “Pulisci tutto vacca” furono le sue parole. Non era una ...
... sborrata particolarmente copiosa ma lei, mise la punta dello stivale sulla mia testa e tenne premuto fino a che non ebbi finito di pulire tutto con la lingua. Pensavo che avessimo finito invece Nicoletta prese di nuovo il guinzaglio e me lo attaccò all’anello del collare. Con una mano teneva il guinzaglio mentre l’altra aveva afferrato il mio cazzo e mi portava con sé. Si diresse in bagno dove c’era una vasca. “Togliti il collare e sdraiati sul fondo della vasca”. Lei nel frattempo si spogliò completamente poi si mise sopra di me e mi intimò “apri la bocca cesso” quindi cominciò a pisciare. Non avevo mai fatto questa pratica e ad essere sincero non mi piacque proprio, Nicoletta se ne accorse e vidi un ghigno sul suo volto. Finito che ebbe di pisciare mi disse che dovevo asciugarle la passera e si inginocchiò su di me per farsi leccare via le ultime gocce di piscio. Fatto questo mi disse di farmi una doccia e che potevo andare porgendomi la bustina trasparente con dentro la mia fede. Quando uscii da casa sua erano passate quasi due ore da quando eravamo entrati, avevo avuto l’esperienza sessuale più estrema della mia vita e mi era piaciuto quasi tutto. Tornai in albergo e mi addormentai in un attimo. La mattina dopo la avrei rivista ma ero certo che sarebbe tornata quella di prima dell’evento alla macchinetta del caffè e così fu. Tornai ogni mese in quella città a lavorare per altre 6 volte ma non si ripeté nulla né Nicoletta fece mai accenno alla cosa.