Il pony di donna Rosa
Data: 24/02/2021,
Categorie:
Zoofilia
Autore: valchiria96, Fonte: EroticiRacconti
... leggero venticello che come al solito prese a solleticarmi il volto.
Di tanto in tanto arrivavano delle folate più intense che gonfiavano la mia gonna insinuandosi tra le mie cosce.
Questo, pian piano, accese la mia voglia ed iniziai a sentire il mio desiderio crescere man mano che il tempo passava, così, chiusi gli occhi e lasciai che i sensi si impadronissero di me. Presto iniziai a ritrovarmi succube delle emozioni e come al solito, senza che io intervenissi, almeno non fisicamente ma solo grazie al pensiero, iniziai a bagnarmi. Tornai a sentirmi una adolescente alla scoperta del proprio corpo e del proprio sesso, un po' titubante ed inesperta, timida ma allo stesso tempo vogliosa di esplorare mondi ancora sconosciuti. Restai lì a godermi quel momento per un bel po', il mio respiro era lento, la mia mano poggiata sul seno e l'altra dietro la nuca.
Il mio vestito era ormai del tutto sollevano e piegato sul mio ventre piatto lasciando il mio sesso esposto al mondo mentre i miei lunghi capelli rossi cadevano lungo la corteccia e la mia bocca socchiusa.
Un cervo volante arrivò, col suo pesante e rumoreggiante volo, a poggiarsi sulla mia caviglia destra. Restò lì, zampettando avanti e indietro finché non iniziò a risalire lungo il mio polpaccio fino ad arrivare sul ginocchio dove restò titubante per un po'. Ero curiosa e piuttosto divertita, benché all'apparenza non molto incoraggianti, ho sempre trovato quel tipo di coleottero molto affascinante, grande e a tratti ...
... spaventoso.
Alla fine riprese il suo cammino e risalì lungo la mia coscia, si spinse verso l'interno per poi tornare a risalire verso il mio fianco. Raggiunse quindi il mio basso ventre, ebbe qualche controversia col tessuto del mio abito ma poi lasciò perdere facendo dietro front prendendo a scendere tra le mie gambe. Lo sentivo dirigersi verso la mia fica e fu in quel momento che il mio battito accelerò tutto d'un tratto. Non ero preoccupata, anzi desiderosa di scoprire fin dove sarebbe arrivato e non si fece attendere poi tanto. Entro breve raggiunse l'estremità più alta del mio sesso fermandosi lì, esattamente sul clitoride. Il suo tocco era quasi impercettibile ma amplificato dai miei sensi. Trovavo estremamente eccitante l'idea di immaginarlo a nutrirsi del mio dolce nettare che ormai impregnava le mie grandi labbra e soprattutto, pensare che fosse arrivato fin lì per quell'unico scopo, contribuiva a rendere ancora più intenso quel momento.
Realtà o pura fantasia, quel porcello di un coleottero indugiò sulla mia fica per più di qualche minuto ma poi riprese il suo volo, sfrecciò sfiorandomi l'orecchio quasi a volermi sussurrare un grazie malizioso.
Mi lasciai andare in un lungo sospiro, misto di eccitazione e delusione, chissà poi cosa mi aspettassi.
Nel frattempo il sole aveva iniziato a tramontare, saranno state le sei del pomeriggio così iniziai ad avviarmi verso casa. Scesi dall'albero e, sistemato il vestito, recuperai le scarpe senza indossarle. Decisi ...