1. La raccoglitrice di asparagi


    Data: 21/02/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... negandole una doverosa spiegazione, rimise stivali e guanti e, con cestino e coltellino ritornò di corsa sul luogo di lavoro. Altri ormai si erano impegnati nei campi e doveva recuperare il tempo perduto.
    
    Gli altri raccoglitori pareva non avessero miglior fortuna e che fossero tutti abbastanza alle prime armi, tuttavia, agendo a mani nude, i cestini cominciavano a riempirsi. Ma l'inserviente scuoteva la testa, troppo fango macchiava il pregiato raccolto.
    
    Yuko avrebbe fatto di meglio.
    
    Si avvicinò a un asparago più grosso e tozzo degli altri. Doveva testare il suo metodo, dar concretezza alla sua intuizione.
    
    Si mise in piedi tenendo il vegetale circoscritto tra gli stivali. Allargò i piedi e, dopo essersi sincerata che nessuno la stesse guardando, si chinò piegando le ginocchia. Non voleva farsi scoprire con il suo personalissimo metodo di raccolta.
    
    Appoggiato il cestino per terra, si infilò una mano sotto la gonna allungandola tra le gambe.
    
    Quando, ormai quasi seduta, percepì la punta dell'asparago sfiorarle le cosce si spostò finchè l'asparago non le toccò la vulva, allargò le piccole labbra e si calò rapida infilandosi l'asparago nella più profonda intimità.
    
    Il suo gesto fu perentorio, come si scarta un asso giocando a briscola.
    
    Si piegò più che potè per fare entrare la massima estensione che l'anatomia le consentiva e poi con un deciso scartamento di lato provò a ghigliottinare l'asparago.
    
    Ma quello ovviamente non si ...
    ... ruppe.
    
    “たわごとアスパラガス”
    
    Riprovò di nuovo, ma anzi, la preziosa verga le si sfilava fuori rischiando di rompersi.
    
    “Tawagoto asuparagasu!”
    
    Si riposizionò con delicatezza. Un rapido sguardo in giro. Nessuno si era accorto del suo armamentare. Poi si ricordò del coltellino.
    
    “Che idiota!” era ovvio che andasse usato, se no per quale motivo glielo avrebbero dato?
    
    E, con un movimento repentino, recise il gambo del germoglio stringendolo bene con i muscoli pelvici.
    
    Poi, con noncuranza si spostò sul cestino, che nel frattempo aveva ripulito del fango, e si sfilò l'intruso riponendolo sul fondo.
    
    “Asparago di merda!” bisbigliò con un ringhio strozzato, questa volta in una lingua che fosse comprensibile anche al nuovo ospite.
    
    Tutto sommato era stato anche abbastanza piacevole, giusto se non fosse stato per la temperatura un po' fredda.
    
    Contemplò la sua opera.
    
    L'asparago giaceva sul fondo del cestino. Intonso, perfettamente lindo, anzi impreziosito da un velo di brillante lucentezza dai riflessi tenuemente iridati.
    
    Il metodo funzionava.
    
    La geniale ragazza si portò sul secondo stelo.
    
    Con più perizia ripetè la sequenza provando, questa volta, anche un po' più di piacere. La stimolazione del primo grosso gambo aveva prodotto effetti positivi favorendo, come fenomeno collaterale, un miglior scorrimento del raccolto nella mietitrice termoregolata.
    
    In poco tempo Yuko aveva acquisito rapidità ed esperienza.
    
    Era ormai rapida nell'isolare la preda, calarcisi sopra, indirizzarla ...