La raccoglitrice di asparagi
Data: 21/02/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti
“Buongiorno, sono qui per quell'annuncio di lavoro stagionale.”
“Scusi?”
“La raccolta degli asparagi! C'era un'inserzione...”
“Ah sì, ma certo! È molto semplice. Le prendo subito i dati. Poi, con cestino e coltellino, può iniziare subito!”
“Ecco, grazie. Io però non ho alcuna idea di come si raccolgano gli asparagi.”
L'addetto alle risorse umane alzò un attimo lo sguardo dai suoi registri, abbassò gli occhiali “da vicino” e prese atto dei caratteri somatici spiccatamente orientali della ragazza in cerca di lavoro.
'E che cazzo, non ce li hanno gli asparagi in Cina?' si chiese tra sé e sé di fronte all'imbarazzata giovane che in realtà era nippo.
Fece un sorrisino che non si capiva se volesse essere strafottente o accondiscendente.
“Cara ragazza, ma è molto semplice. Usi la fantasia e vedrà che imparerà immediatamente. Non c'è bisogno di spiegazioni. Ah! No, però. Una cosa è importante. Non deve rompersi l'asparago, se no non si può vendere. Assolutamente deve essere intero. Non deve rompersi l'infiorescenza. Ehm... diciamo, la 'testolina' dell'asparago. Se no non vale più nulla. Deve maneggiarlo con cura, riporlo delicatamente. Come se fosse... come se stesse prendendo in mano...”
E intanto stava a guardare la ragazza pensando che fosse davvero carina, e gli venivano in mente solo immagini poco adatte, non convenzionali, forse un po' troppo spinte.
La giapponese spalancava gli occhi in un'espressione che denotava lo sforzo di ...
... comprensione.
“Insomma!”, tagliò corto l'impiegato, “Stia attenta a maneggiare l'asparago, a come lo prende in mano! Poi li metta tutti nel cestino e li porti all'addetto. Più ne raccoglie e più viene pagata. Si va a cestini. Più cestini riempie e più guadagna. Ok?”
“Ok!”
“Va bene, vada pure nello spogliatoio a cambiarsi e può già iniziare. Chieda dove sono i campi e la indirizzeranno.”
“Ma perchè, per raccogliere gli asparagi occorre un abbigliamento particolare?”
Il responsabile della selezione del personale capì che forse stava parlando con una rincoglionita. Ma poi si convinse che migliaia di chilometri di distanza culturale potevano giustificare qualche spiegazione in più. In fondo la mattina era molto fredda e non sapeva quanti si sarebbero presentati per quel lavoro occasionale.
“Ma certo, cara ragazza. Non penserà che si possano raccogliere asparagi vestita così! E poi c'è fango nei campi e deve cercare di non sporcare il raccolto, se no ci impiegheremmo troppo nel lavaggio, o il prodotto potrebbe non essere più idoneo. Ci sono guanti e stivali!”
E, un po' infastidito, congedò l'asiatica.
Yuko si guardò, imbarazzata, avendo colto una sfumatura di irritata impazienza nel discorso.
Gonnellina sopra il ginocchio, scarpe leggere, camicetta e golfino. In effetti un abbigliamento un po' troppo leggero per un lavoro nei campi di primo mattino. Ma in realtà si era fatta l'erronea idea di un lavoro di stoccaggio in negozio e non proprio all'aria aperta.
Impaurita ...