L'ultima fantasia
Data: 18/02/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... concordato”.
Sono rimasta in silenzio. Un conto una fantasia, un conto metterla realmente in pratica.
Il cuore mi batteva all’impazzata. Credo che Francesco ne sentisse chiaramente i battiti.
“Dai, scendi” mi disse.
“Ascolta, ci ho ripensato, non me la sento più” dissi io.
“Come non te la senti più! Cosa vuol dire?” continuò lui, alzando un po’ troppo la voce.
“Vuol dire che non sono più così sicura di volerlo fare. Credo che sia una cazzata” risposi io.
“Me se me lo stai chiedendo da tantissimo tempo! Ormai siamo qui e lo fai. Dai, scendi” concluse lui.
“Ma non so nemmeno quanto devo chiedere!” dissi.
“Certo che lo sai, te l’ho detto un sacco di volte, 20 euro per un pompino e 40 euro per farti fare il culo. Ti fai pagare subito. Infili i soldi nella borsetta e andate lì sul prato. E non salire sulla loro macchina. Non riuscirei a seguirti. Invece qui, al minimo problema, tu gridi ed io arrivo immediatamente. Ma non ce ne sarà bisogno vedrai. Chi viene qui non cerca guai. Vuole solo svuotarsi i coglioni. E tu vuoi svuotarglieli, vero?”
Mi conosceva bene, ormai.
Feci di si con la testa.
“Dai, ora basta, scendi, vai a battere e realizza la tua fantasia. Io rimango qui per ogni evenienza”.
Mezza rincuorata da quelle ultime parole e, comunque, piena di dubbi e perplessità, ho aperto la portiera ed ho poggiato il piede a terra, sul mio eccitantissimo tacco 15.
Un ultimo, immenso, sforzo, e sono scesa dalla macchina. Mi sono sistemata il ...
... vestitino che, scendendo dalla macchina, aveva lasciato completamente scoperto il mio sedere, e ho chiuso la portiera.
Un secondo dopo Francesco è ripartito, ha percorso qualche decina di metri, ha invertito la marcia ed ha parcheggiato proprio dove mi aveva indicato.
Per un attimo ho temuto che se andasse via e mi lasciasse lì da sola.
Invece ha solo parcheggiato.
Ed io?
Beh, io mi sono ritrovata improvvisamente sola, su un marciapiede di una strada sconosciuta della periferia della città, mezza nuda, con mille dubbi nella testa e con un’eccitazione che, secondo dopo secondo, stava risalendo da un punto sconosciuto dentro di me e che, di lì a poco, ne ero certa, avrebbe travolto ogni mio freno inibitorio, rendendomi quella che volevo realmente essere, una puttana!
Ho raccolto il mio coraggio, un ultimo respiro profondo ed ho preso la decisione di godermi quei momenti.
Stavo realizzando finalmente una delle mie fantasie più estreme e trasgressive.
Avevo conosciuto un partner che condivideva questa mia trasgressione e che mi aveva permesso di realizzare molte altre fantasie peccaminose.
Ed allora al diavolo i miei dubbi e le mie perplessità.
Ero lì per fare la puttana e la puttana avrei fatto.
Pensavo queste cose mentre guardavo Francesco. La sua presenza mi dava comunque ulteriore coraggio.
Lui mi guardava e mi faceva il segno ok con la mano.
Presa da questi pensieri non mi accorsi, che, dalla direzione opposta, stavano arrivando alcune ...