L'ultima fantasia
Data: 18/02/2021,
Categorie:
Trans
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... fa eco Francesco.
Ancora due spinte e Carlo si è sfilato dalla mia bocca. Ho sentito il suo sperma inondarmi la faccia. Uno, due, tre schizzi abbondanti e caldi. Lo sentivo colare ovunque. Qualche goccia, come era inevitabile, mi è finita anche sulle labbra. Non sono stata certo lì a farmi tanti problemi e ho leccato quello che riuscivo a leccare.
Francesco mi pompava ancora. L’ho sentito uscire dal mio intestino. Ho capito che si stava sfilando il preservativo. L’ho sentito gemere e poi ho sentito la sua sborra che, calda anche lei, finiva sul mio pisello e sulla mia pancia.
Loro erano visibilmente soddisfatti. Io ero tutta sporca di sperma e con i buchi dilatati, ma soddisfatta anche io.
“Brava, sei stata proprio brava” mi ha detto Francesco.
“Proprio una brava troietta, golosa e vorace” ha proseguito Carlo.
“Grazie, ma anche voi siete stati bravissimi” ho concluso io.
Abbiamo scambiato ancora due parole come vecchi amici e poi mi sono chiusa in bagno per ripulirmi e cambiarmi. Anche stavolta masturbandomi, ripensando alle sensazioni appena vissute.
Mentre ero in bagno ho sentito Carlo che salutava Francesco e che, a voce alta, mi ha detto “Ciao troia, la prossima volta te ne infiliamo due insieme”.
Tlac. La porta si è chiusa. Ripensavo alle ultime parole di Carlo. E mi sono eccitata di nuovo…
E questa è la storia del secondo incontro a casa di Francesco.
Dopo ogni incontro ci scrivevamo sul sito. Commentavamo le porcate fatte ed ...
... immaginavamo quelle che avremmo fatto al prossimo incontro.
Di incontri ce ne sono stati ancora. E di porcate ne abbiamo fatte veramente tante.
Quello con Carlo, però, è stato l’unico incontro a tre.
Tutte le altre volte ci siamo incontrati solo io e Francesco. Mi voleva solo per lui.
Mi ha chiesto di penetrarlo con le dita e, poi, con oggetti sempre più grandi (gli piacevano le zucchine). Mi ha chiesto di venirgli in bocca. Gli ho chiesto di fare altrettanto. Abbiamo giocato con le corde, con le manette, con le bende. Abbiamo usato lo zenzero e la cera delle candele. Abbiamo usato un dilatatore anale e perfino un sondino uretrale. Ci siamo leccati ovunque. Abbiamo fatto alcune foto e numerose riprese. Abbiamo scopato in ogni angolo della casa. E abbiamo goduto un casino, entrambi.
Ora non ci rimaneva che mettere in pratica un’ultima fantasia, condivisa da tutti e due, quella che mi avrebbe resa, agli occhi di tutti quelli che mi avrebbero vista, una vera zoccola: battere!
Ne parlavamo da molto. Sono stata io a tirare fuori l’argomento.
Francesco, sempre sicuro di sé, mi ha detto “Certo, si può fare. Proprio qui vicino ci sarebbe un posto adatto”.
Ed eccoci qui.
Ma faccio un passo indietro.
Quella sera sono arrivata a casa sua e, come sempre, mi sono chiusa in bagno.
Sono uscita tutta in tiro e mi sentivo particolarmente troia.
“Ora facciamo così” mi disse Francesco che, a differenza della altre volte, mi stava aspettando nel soggiorno e, per la prima ...