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Il tormento di un padre (montami il culo papà)
Data: 15/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
... ossessivamente. “Si, si … è questo … Fottimi … Fottimi forte … Aaaah”. Il toro doveva essere abituato alle reazioni scomposte suscitate dalla sua circonferenza. Mantenne la calma e continuò a ficcare, assestando colpi sempre più violenti. “Ci ho pensato sai”. Proseguì laconico. “A cosa? …” Il ragazzo era troppo sconvolto per riuscire a seguire quel discorso. “Ce l’hai durissimo … Cristo! Mi stai sventrando …” “A quello che mi hai detto l’altro giorno. Al fatto che ti piacerebbe farti scopare da tuo padre”. Annibale sorrise. “Stavi scherzando?”. “Si e no …”. Rispose serio. “Forse un po' mi piacerebbe veramente …”. Mi sentii gelare il sangue nelle vene. “Sei veramente una troia …!” Sbottò il porco mentre montava sul divano e serrava le cosce attorno ai glutei del ragazzo. “Chiudi gli occhi … Fai finta che te lo stia buttando al culo quel cornuto di tuo padre” “Aaaaah …. AAAAH” “Che gli diresti?” “Così mi fai diventare una puttana cristo …”. “Già lo sei … Che gli diresti? Rispondi!” “Che lo voglio più forte … Più forte … Aaaaah” “E poi? Che gli diresti?” “Montami il culo papà … Ti prego … Montami … Voglio che la notte mi usi per sborrare … Si, si così … aaaaah … AAAAH” Iniziai a tremare come una corda di violino. Strinsi le dita sulla nuca di Iryl e cominciai a pompargli il cazzo in gola come se volessi perforargli il cranio. “Montami il culo papà … Voglio che la notte mi usi per sborrare …”. La bestia non riusciva più ...
... a pensare ad altro. La cagna che avevo tra le gambe mi guardava cogli occhi colmi di lacrime per lo sforzo al quale la stavo sottoponendo le sue tonsille. “Mi stai facendo schizzare … Continua!” Incalzò Alessandro. “Fottimi papà … Fammi sentire il cazzone … Mmmm … È larghissimo domani non cammino se continui così … aaaah … ” “Che troiaaaa … AHHHH … Siiii ... Siii …! Papà sta per innaffiarti il culo …. Siiiii….” Spinsi il cazzo nella gola di Iryl finchè non riuscii a mettergli in bocca anche le palle. Il piccolo divenne quasi cianotico per il bisogno di ossigeno e cominciò ad emettere grosse quantità di saliva dai lati della bocca. “Resisti”. Sussurrai. “Ci sono quasi”. Annibale era fuori di sé. Afferrò il canovaccio pieno di ghiaccio, se lo mise tra le cosce e sborrò urlando come una vacca. “Cazzò sei un porco … Sei un porco … Ti piace fotterti tuo figlio?” Chiese ancora esaltato provando a ribaltare il gioco. Alessandro sembrava restio ma il ragazzo insistette. “Ti piace?” “Si …” Rispose lui con un filo di voce. “Mi piace … Mi piace moltissimo … Mi fa impazzire”. “Come si chiama?” Il ragazzino spinse il palmo delle mani sui quadricipiti tesi e affondò le unghie nella mia carne per implorarmi di dargli tregua. Pensai che fosse sul punto di vomitare ma non mi fermai. “Mettimi incinta papà, ti prego … Svuotati dentro di me …” Proseguì Annibale. “Come si chiama? Come si chiama tuo figlio?” Sentii che i miei coglioni si riempivano ...