1. Sandra, uno sconosciuto, una sera


    Data: 06/05/2018, Categorie: Prime Esperienze Hardcore, Autore: antonioeffe80, Fonte: xHamster

    ... posteriore fino a quando non si spalancò per accoglierlo. Lui si muoveva sempre velocemente e tenendo un un buon ritmo; lei sprofondò nell’agonia e nel piacere dell’orgasmo e sentiva la sua vagina contrarsi piacevolmente mentre lui la penetrava a fondo nel suo fondoschiena. La voce di Sandra usciva a singhiozzi: a volte pareva piangesse e a volte urlasse. Il suo petto, schiacciato contro la morbida pelle del divano, andava velocemente su e giù passando da un orgasmo all’altro. Lui, ad un certo punto, le toccò il clitoride, ma lei gli scostò la mano e sussurrò con una voce che non pareva neppure la sua: “Prosegui così!” Francesco, allora, la penetrò nuovamente nella sua umida e calda vagina e lei raggiunse subito un nuovo orgasmo. A quel punto lui prese la testa di Sandra saldamente, con entrambe le mani, e appoggiò la sua bocca umida sul suo membro caldo e durissimo; lei cominciò a leccarglielo e a baciarlo torcendo leggermente la testa esercitando sempre maggior pressione sulla cappella palpitante di Francesco. All’improvviso sentì un flusso caldo scivolarle prima in bocca e poi lungo la faringe e l’esofago; infine le tornò l’udito che sembrava essersi assopito e sentì i suoi mugolii di piacere. Francesco si buttò sul divano vicino a lei. Insieme si addormentarono vicini e lontani nel medesimo tempo.
    
    Quando Sandra riaprì gli occhi, la prima cosa che fece fu guardare l’orologio che aveva al polso; segnava le dieci e trequarti. Vicino a lei Francesco non c’era più, ma ...
    ... al suo posto c’era un post-it verde con su scritto: “E’ stato molto bello! Vado a correre, ci vediamo al mio ritorno! Dolce risveglio, Sandra!”. Lei che ci metteva un’ora a prendere contatto con il resto del mondo, al mattino, quel giorno ci mise un minuto. Corse in bagno per fare la pipì, si vesti in supervelocità, si guardò in giro per vedere se avesse dimenticato qualcosa e poi aprì la porta dell’appartamento che richiuse in tutta fretta, scelse le scale per essere sicura di non incontrare Francesco e giunse al portone con le scarpe in mano; aprì il portone sempre con le scarpe in una mano e cominciò a correre lungo il corso, girando, appena possibile, all’interno, cercando di sparire dalla strada principale, e dirigendosi verso casa sua. Vi giunse in circa dieci minuti, trafelata e sudata. Aprì la porta pensando di sentire la voce di Guglielmo che le chiedeva dov’era stata fino a quel momento, ma non accadde. Si spogliò nella prima stanza alla sua sinistra e nascose gli abiti dentro un armadio; corse silenziosamente nel suo bagno, si fece una doccia, perché sapeva di sapere dell’odore di un altro uomo: lei lo sentiva, l’avrebbe sentito anche lui. Uscì mezza frastornata dalla doccia ed indossò l’accappatoio. Poi entrò nella comune camera da letto e trovò un inedito Guglielmo che russava. Non ci poteva credere: lui che si alzava sempre al massimo alle nove, a mezzogiorno era ancora a letto. Avvolta nel suo accappatoio si coricò accanto a lui cercando di fare meno rumore ...