Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Belgio (Quarti)
Data: 08/02/2021,
Categorie:
Incesti
Autoerotismo
Voyeur
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... che poi fece anche con gli altri. Un gesto comunque apprezzato, visto il calore che la ragazza – non solo a causa del clima – aveva accumulato in quei minuti.
La conferma di quanto la partita fosse bella e vivace arrivò alla mezz’ora. Su un sospetto contatto in area, un attaccante dell’Italia cadde, provocando la richiesta di un rigore a gran voce da parte del padre di Ilaria. Sulla prosecuzione dell’attacco, tuttavia, un suo compagno riuscì a farsi spazio e con un gran tiro indovinò l’angolo giusto, portando in vantaggio la Nazionale azzurra. Tutti quanti balzarono subito in piedi, esultanti, e i maschi si abbracciarono tra loro. Di nuovo, la ragazza fu colta da un istinto irrefrenabile, conscia che per mettere in atto quell’idea che le era appena venuta avrebbe dovuto agire in fretta. Così fu: senza farsi notare dagli altri che ancora festeggiavano, agitò con decisione la bottiglia aperta che teneva in mano, facendo finire diversi schizzi di tè sul proprio top. Ormai era fatta, non si sarebbe più tirata indietro. Pochi secondi dopo, mentre gli uomini si risedevano, mise in scena la propria recita: «Ma daiii… perché devo essere sempre così imbranata?» commentò a voce alta. Gli altri ci misero poco a notare quelle macchie sulla stoffa bianca, appena sopra al seno. E poi, con assoluto stupore, la osservarono mentre afferrava da sotto il top, e tirandolo su lo sfilava dalla testa.
Un gesto apparentemente naturale, per nulla forzato, ma che in realtà la ragazza fece ...
... con immensa emozione e una buona dose di imbarazzo. Non appena rimase in reggiseno, e vide gli sguardi di tutti su di sé, pensò sinceramente di aver fatto una cazzata. Ma troppo grande era stata la tentazione, troppo eccitante l’idea di continuare il gioco con Paolo nonostante gli ostacoli. A una cosa, però, non aveva pensato. Si era dimenticata forse la più importante, cioè il tipo di reggiseno che indossava. E quel pizzo, quelle trasparenze… non erano uno spettacolo pensato per tutti. Se ne accorse in primis dall’occhiata sorpresa di Paolo, l’unico che veramente avrebbe dovuto vederlo, e poi dagli occhi sbarrati dello zio e di Alessandro, che la fissavano senza dire nulla. Solo suo padre, visibilmente in imbarazzo, aveva scelto di rivolgere immediatamente la propria attenzione altrove. «Ma… Ilaria!» la richiamò sua madre, rompendo finalmente quel silenzio scomodo. «Si è macchiato» provò a giustificarsi lei, pur consapevole del proprio azzardo. La donna si alzò, andò da lei e glielo tolse dalle mani. «Vabbè, te lo metto subito a mollo. Ma tu vai a metterti qualcos’altro, no?». Ma perché sua madre doveva sempre fare la voce della ragione? Nessuno di quelli che stava guardando la partita con lei si era lamentato, perché doveva intervenire a romperle il gioco? «C’è la partita – le rispose, rendendosi immediatamente conto di quanto fosse una scusa assurda, detta da lei – Tra poco vado». La madre rimase lì a guardarla, stupita, mentre lei cercava di tenere lo sguardo fisso sul ...