Ilaria e la scommessa Azzurra: Italia-Belgio (Quarti)
Data: 08/02/2021,
Categorie:
Incesti
Autoerotismo
Voyeur
Autore: LovelySara, Fonte: RaccontiMilu
... televisore, per evitare il confronto. «Ma se fino all’altro giorno non te ne fregava nulla…» obiettò la donna. «Vabbè, dai, che vuoi che sia? – intervenne a sorpresa lo zio Mauro – È come quando indossa il costume in spiaggia… non ci scandalizziamo mica». Sua madre restò lì in piedi qualche altro secondo, quasi alla ricerca di un sostegno da parte del marito. Il quale però si stava concentrando con tutte le sue forze sulla partita, determinato a restare fuori da quei discorsi. A quel punto lei dovette desistere, e si diresse verso il bagno con in mano il top macchiato.
Per un attimo Ilaria guardò suo zio, e accennò un timido sorriso di riconoscenza. Lui rispose allo stesso modo, ma poi lo vide anche abbassare gli occhi all’altezza del suo reggiseno. Non le era mai sembrato uno incline a farsi tentare da una ragazzina, anche in spiaggia non ricordava di averlo mai sorpreso intento a guardarla. Ma doveva ammettere che ora la situazione era del tutto diversa… e che forse l’ombra delle areole dei capezzoli, che si intravedeva attraverso la stoffa semitrasparente, sarebbe stata un colpo basso per chiunque. Di certo lo era per Ale: da quando si era tolta il top, il suo cuginetto non aveva smesso un secondo di fissarle le tette. Le sembrava ancora più ipnotizzato di quella mattina, quando aveva visto la stangona in topless. D’altra parte doveva essere una cosa inedita per lui, quella vicinanza – tra loro c’erano al massimo un paio di metri – a un seno femminile così provocante. ...
... Infine c’era Paolo, che continuava a guardarla con un misto di stupore, riconoscenza e… orgoglio. La ragazza gli dedicò un altro sorriso, e poi incrociando le braccia chiuse il sipario, coprendo finalmente quel che poteva.
Intanto in campo c’era decisamente una bella Italia. Il grande Belgio, numero uno del ranking mondiale, stava soffrendo contro gli Azzurri, bravi a controllare il gioco. Peccato che in quella stanza nessuno stesse più seguendo la partita come prima. In qualche modo, parte della mente di ognuno di loro era occupata da quella strana situazione, da quell’inedito comportamento di Ilaria. Si trattava di una innocente ingenuità adolescenziale, o si poteva a tutti gli effetti considerare una maliziosa provocazione? Questo si chiedeva suo zio, che fu quasi colto di sorpresa nel momento in cui tutti si esaltarono, vedendo quel dribbling di Insigne sul finire del primo tempo. «Tira!» urlò Paolo, saltando in piedi, e la sua esortazione fu subito esaudita: il numero dieci azzurro lasciò partire una conclusione deliziosa da fuori, che si infilò imparabile a fil di palo. «O tir’ a gir’! O tir’ a gir’!» iniziarono a esclamare tutti, imitando – male – l’accento napoletano dello stesso giocatore. Infervorati, erano di nuovo scattati in piedi per festeggiare la rete del 2-0. Anche Ilaria fece lo stesso, con le braccia alte per esultare, incurante del rimbalzo del seno causato da quel movimento improvviso. E mentre Paolo e lo zio Mauro si abbracciavano, Alessandro seppe ...