1. Troia per caso


    Data: 07/02/2021, Categorie: Etero Autore: leius06, Fonte: Annunci69

    ... gli occhi: “Hai capito cosa ti ho chiesto?”. “Ho detto sì”, risposi quasi seccata e andai via lasciandolo senza parole nel cortile della scuola.
    
    La versione era la seconda prova scritta dell’esame. Paolo anche stavolta mantenne appieno la promessa di passarmi l’intera traduzione, rischiando così di perdere la maturità pur di ottenere il suo premio. La mia sega doveva essergli piaciuta proprio tanto, pensai. A me invece sarebbe bastato succhiargli il cazzo per pochi minuti e avrei ottenuto un ottimo voto. Paolo mi diede appuntamento lo stesso pomeriggio a casa sua. Ad aprirmi fu la madre. Una signora molto raffinata e felice di vedere finalmente una ragazza insieme a suo figlio. Mi fece accomodare in salone dove scambiammo due chiacchiere finché non arrivò Paolo. Il figlio mi chiese di seguirlo in camera e ordinò alla madre di non disturbarci per nessun motivo perché dovevamo studiare.
    
    Una volta dentro si accomodò sulla sedia della scrivania: “Succhiamelo”. Mi inginocchiai ai suoi piedi, abbassai la zip e lo tirai fuori. Il mio viso era a pochi centimetri dal suo cazzo. Sentivo l’odore forte. Era già duro. Molto duro. Lo guardai un attimo, Paolo mi prese la testa tra le mani e spinse leggermente. La prima leccata fu una scossa di adrenalina per entrambi. Il sapore non mi piaceva, pensai per un attimo di fermarmi e scappare via…ma non lo feci. Leccavo e baciavo il suo cazzo, mentre Paolo reclinava la testa con gli occhi chiusi quindi provai per la prima volta a ...
    ... prenderlo in bocca. Riuscì a fare entrare la punta e iniziai a muovere la testa avanti e indietro. Il mio primo pompino durò pochi minuti. Sentì pulsare il cazzo di Paolo tra le mie labbra, istintivamente provai ad allontanarmi, ma lui mi spinse la testa verso il suo pube e sborrò dentro riempendomi la bocca.
    
    Al primo schizzo rischiai di affogarmi, tossì ma non mi staccai. Proprio mentre ingoiavo le ultime gocce però si aprì la porta. La madre di Paolo, forse richiamata dal mio colpo di tosse, entrò nella stanza trovandosi davanti una scena da film porno. Io in ginocchio col cazzo del figlio ancora in bocca. Lessi il terrore negli occhi di Paolo che cercò di allontanarmi e rimettersi il cazzo nei pantaloni, ma ormai era troppo tardi. La madre uscì subito chiedendoci scusa imbarazzatissima. Paolo mi ordinò di andare via senza neppure darmi il tempo di passare dal bagno per sistemarmi. Per la prima volta mi sentì usata. Mi sentì troia. E quella sensazione mi piaceva. Uscì dalla casa di Paolo con il sapore della sua sborra ancora sulle labbra. Dopo gli esami non l’avrei rivisto mai più.
    
    Non provavo nulla per Paolo ma gli dovevo molto. Fu lui a farmi scoprire un lato di me che non conoscevo. Mi piaceva usare il mio corpo per ottenere ciò che volevo e da allora lo feci praticamente ogni volta che mi capitava l’occasione. E così che avvenne la mia prima volta.
    
    Mi ero iscritta a giurisprudenza e procedevo veloce con gli esami, finché non arrivò il turno di Procedura Civile. Fui ...
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