1. Troia per caso


    Data: 07/02/2021, Categorie: Etero Autore: leius06, Fonte: Annunci69

    La prima volta frequentavo ancora il liceo. Non ero mai stata con un ragazzo, limitandomi solo a qualche rapido preliminare. Erano gli ultimi giorni di scuola e dovevo recuperare tre gravi insufficienze, una delle quali in greco. La settimana prima della versione decisiva chiesi a Paolo, il secchione della classe, di lasciarmi copiare. Lui mi guardò e sorrise: “Tu cosa mi dai in cambio?”. Rimasi spiazzata. Non avevo idea di cosa offrirgli.
    
    “Se vuoi copiare la versione devi farmi una sega”. La proposta di Paolo mi colse completamente impreparata. Avevo già toccato un paio di cazzi ma l’esperienza non era stata entusiasmante, anzi. Ottenere la sufficienza in greco però per me era troppo importante. “Ok”, risposi.
    
    Arrivò il giorno della versione. Paolo mantenne la promessa passandomi per intero la sua traduzione. Al suono della campanella per la ricreazione si avvicinò puntuale: “Vieni in bagno”. Ero sulla porta, Paolo mi fece cenno di entrare rapidamente per evitare che qualcun altro ci vedesse. Una volta dentro, chiuse rapidamente col chiavistello e tirò fuori il cazzo già semiduro. Era leggermente più grande di quelli che avevo visto. Mi prese la mano: “Segami”. Iniziai a muoverla timidamente su e giù, Paolo mi guardava mentre io non riuscivo a incrociare i suoi occhi. Tenevo lo sguardo basso. Sentivo il suo cazzo crescere di consistenza. L’orgasmo era vicino.
    
    “Guardami”, mi chiese Paolo. Il primo schizzo mi colpì sulla gamba sporcando il fuseaux nero che indossavo. ...
    ... Mi scostai facendo in modo che il resto finisse sul pavimento del bagno. Finalmente trovai il coraggio di guardare il viso di Paolo. Incrociai i suoi occhi e ciò che vidi mi piaceva. Quando finì di sborrare anche l’ultima goccia era più imbarazzato di me. Aprì la porta e uscì, controllò che non ci fosse nessuno e mi fece cenno di fare altrettanto. Ci lanciammo un’ultima occhiata, quindi corsi nel bagno delle ragazze. Mentre mi lavavo le mani, togliendo via i residui del piacere di Paolo, mi guardai allo specchio. Ero sconvolta ma soddisfatta.
    
    Nei giorni successivi Paolo mi evitò accuratamente. Io invece ripensai spesso a quel momento tra noi nel bagno dei maschi. Per la prima volta tenere in mano un cazzo mi era piaciuto. E anche parecchio. Ma perché? Non provavo nulla per Paolo. Non mi attraeva neppure fisicamente. Eppure portarlo all’orgasmo e vederlo sborrare aveva smosso qualcosa dentro di me. L’ultimo giorno, prima degli esami di maturità, Paolo mi chiese di parlare da soli all’uscita da scuola.
    
    Ero tesa ma allo stesso tempo curiosa ed eccitata. Speravo che Paolo mi chiedesse di nuovo di prenderglielo in mano, ma lui alzò il tiro. La sua offerta era chiara: un pompino con ingoio per la versione degli esami. Non avevo mai fatto un pompino completo. L’unica volta che avevo leccato un cazzo era quello del mio ultimo fidanzatino ed avevo provato una sensazione di disgusto. Razionalmente avrei dovuto rifiutare, invece accettai senza pensarci su troppo. Paolo strabuzzò ...
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