1. “Ma per chi ci ha prese quello scemo?”


    Data: 03/02/2021, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Trans Voyeur Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu

    ... spinse in bocca
    
    “Così taci e mi ascolti! Così se non lo conosci ora impari anche a conoscere il tuo sapore” mi disse in tono deciso.
    
    Mi spinse contro il lavabo rivolta verso lo specchio, e posizionatasi accanto a me, raccolto lo sperma dalle mie cosce iniziò a spalmarmelo sul culetto e usandolo come lubrificante prese a spingere, aprirmi, penetrarmi iniziando a dire
    
    “Quei due signori vogliono scopare, sappilo, e vogliono scopare te! Sanno benissimo che io amo guardare… e dopo lo spettacolo che tu hai dato loro io sono convinta che siano infoiati da matti! Ora dipende da te… vogliamo tornare da loro?”
    
    La mia immagine stravolta nello specchio, accanto al suo viso bellissimo nella sua elegante raffinatezza, la mia bocca riempita da quelle mutande sudicie, intrise dal mio sperma, quelle parole e quel trattamento tanto “pesante” quanto dolce mi stavano eccitando invece che umiliarmi portandomi a desiderare che continuasse all’infinito ma lei, come se leggesse i miei pensieri, si interruppe… e facendomi voltare dopo avermi osservata seria mi tolse le mutandine dalla bocca perché le rispondessi.
    
    “Ora cosa mi metto? ” domandai…
    
    Rise… poi portò le sue dita, ancora intrise dei miei umori, davanti alle mie labbra che si aprirono, accolsero e succhiarono.
    
    “Brava la mia troietta!! Andiamo, lavati, finisci di sistemarti e raggiungici a tavola!”…
    
    Dopo poco ero a tavola con loro, dove ci fermammo a lungo a chiacchierare mentre ci gustavamo più di un delizioso liquore ...
    ... della casa…
    
    La mano del dottore ben presto si posò sulle mie cosce, che aprendole con dolce fermezza e carezzandole con malcelato desiderio arrivava al mio ventre nudo. Il mio pene non sembrava disturbarlo, lo carezzava con naturalezza prima di scendere sotto i testicoli; io mi lasciavo scivolare sulla sedia favorendo le sue manovre ottenendo un sorriso come ringraziamento.
    
    “Adorabile porcellina…” disse rivolto verso mia zia
    
    L’ingegnere invece si premunì di afferrare la mia mano portandosela sulla patta facendomi sentire un sesso in piena erezione che desiderava essere quantomeno accarezzato. Perché deluderlo?
    
    Si chinò verso di me e nemmeno tanto sottovoce “Impari presto… piccola Troia!”
    
    Pamela, sorniona, teneva alta la conversazione inviandomi sguardi di sorpresa e compiaciuta approvazione dimostrando che sapeva perfettamente cosa stesse avvenendo al nostro tavolo pur facendo finta di non sentire.
    
    Il Dottore si avvicinò ancor di più con la sedia e con fare disinvolto portò le dita sempre più verso il mio culetto reso particolarmente sensibile dai trattamenti ricevuti; alla mia palese reazione tornò a sorridere soddisfatto di quanto stava ottenendo.
    
    “Ti piace così tanto? Potrei accontentarti con ben altro…” disse senza specificare se si riferisse al liquore che mi versava o…
    
    A fatica seguivo la conversazione, quelle dita così esperte insieme, forse, a quei bicchierini di liquore avevano il potere di annebbiare piacevolmente la mia mente invitandomi ad ...
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