“Ma per chi ci ha prese quello scemo?”
Data: 03/02/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Trans
Voyeur
Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu
... che fosse aderente o che cadesse nel modo giusto nei punti giusti Non mancarono strizzatine scherzose ai miei piccoli seni… “Li voglio sempre erti questi capezzoli ” mi diceva “a costo di passare ore a succhiarteli ” e di nuovo rideva del mio imbarazzo…
Intimo… vestiti… scarpe e borse… arrivammo a l’ora di cena sommerse di pacchi, pacchetti, buste e bustine ed io felice ed eccitata in tutti i sensi.
Prima di tornare a casa mi chiese se mi andava di passare la serata con lei, saremmo uscite e ci saremmo divertite e ovviamente accettai di buon grado.
“Allora avvertiamo la mamma, poi passiamo da casa mia, ci cambiamo e dopo tanta fatica c’è ne andiamo in un bel ristorante, ce lo meritiamo, dove tutti possano ammirare che fiore di nipotina mi ritrovo…”
A casa della zia, visto il suo comportamento durante il pomeriggio, immaginavo di dovermi preparare a condividere quelli che immaginavo fossero i suoi desideri; pensiero che sinceramente mi allettava non poco ma… a parte la mia vestizione che lei volle gestire fin nei minimi particolari ma sempre tenendosi a distanza, con fare da esperta stilista, come volesse limitarsi a godere di una sua creazione, per il resto lei si dedicò a sé stessa e tenne nei miei confronti un normale comportamento da zia amorevole.
Prima di uscire per andare a cena mi chiese di togliermi l’intimo scelto e di indossare un paio di mutandine che tirò fuori da chi sà dove… ubbidii ma sul momento le indossai alla rovescia; avevano qualcosa di ...
... strano: una specie di bottoncino al loro interno…
“Ahhhh che sciocca che sei, hai messo il davanti dietro” disse ridendo… “il triangolo trasparente davanti, quel rinforzo sotto e il filo fra le chiappette” proseguì
“Maaaa, cos’è quel cuscinetto zia? Dove deve essere messo?” Chiesi imbarazzata.
“Se tu avessi la topina ti direi fra culo e topa, nel tuo caso fra la base del tuo pisello e il culo!”
Rimasi a guardarla ancora interrogativa…
“Ti dà fastidio? No! Se c’è serve a qualcosa, non credi? Forse a starci più comode…”
Indossai quelle strane mutandine, che,per altro, erano perfettamente in tinta con l’abito, e aggiunsi quasi provocatoriamente “Vuoi verificare se le ho messe bene?”
Voltandomi le spalle e aprendo la porta di casa per uscire rispose sottovoce quasi stesse parlando fra sé
“Quello lo farò quando mi andrà di farlo…”
Per iniziare la serata la zia aveva scelto uno splendido ristorante, con terrazza sul mare a pochi chilometri fuori città.
Ci presentammo eleganti: io in giacca chiara, lunga tanto da far pensare, da dietro, che fossi priva della microgonna in tinta che indossavo e una camicetta bronzea semitrasparente che per volere della “zia” portavo con i primi 4 bottoni slacciati mostrando il solco dei miei piccoli seni messo in evidenza da una deliziosa collana di piccole perle che lei mi aveva appena prestato per l’occasione; un paio di scarpe con un tacco medio, non avrei ancora saputo camminare su un tacco maggiore, e una borsetta in ...