1. Rude è bello


    Data: 02/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... sguardo ma dovevo avere un’espressione confusa perché rise, mi baciò profondamente e mi strinse in un forte abbraccio.
    
    Mi tenne stretto contro il suo petto e le mie braccia riuscivano a malapena ad avvolgerlo, ma mi sentivo bene.
    
    Nel mio stomaco c’erano farfalle, provai anche un grande turbinio di affetto nei suoi confronti e divenni curioso.
    
    Premetti l’orecchio contro il suo petto ed ascoltai. Quello che sentii mi sorprese, il suo cuore batteva rapidamente. Mi persi nei miei pensieri fino a quando mi sentii avvolto in una calda sensazione. Aprii gli occhi e mi ritrovai tra le sue gambe, lui aveva gli occhi chiusi e la testa appoggiata al muro.
    
    Sorrisi e posai di nuovo la testa sul suo petto.
    
    Sentii le sue braccia avvolgersi intorno alla mia vita e la sua testa annidarsi nel mio collo. Gli baciai delicatamente le labbra, lui rispose dolcemente al bacio e mi strinse ancora più vicino a sé.
    
    “Sono sorpreso che tu non mi abbia chiesto perché sono stato così affrettato durante la nostra sveltina.”
    
    Sussurrò.
    
    La mia mente si staccò dalla trance amorevole e mi ricordai che effettivamente era piuttosto veloce, non c’era stato nemmeno un pompino.
    
    “Sì, perché eri così di fretta? Sono sorpreso che tu non abbia nemmeno chiesto un pompino.”
    
    Dissi incuriosito.
    
    Rise e mi strinse contro di lui.
    
    “Mi avevi tanto eccitato e mi mancavi tanto che ero stato tentato persino di violentarti nel sonno.”
    
    Rise ed io gli diedi una gomitata nella pancia.
    
    Ero un ...
    ... po’ seccato, ma mi baciò su una guancia e mi sollevò dalla vasca. Ci asciugò entrambi e mi lasciò cadere sul letto mentre tirava fuori alcuni vestiti. Prese dei jeans e una maglietta che mi infilai mentre lui indossava i suoi vecchi vestiti.
    
    Prese le chiavi con una mano e usò l’altra per prendere la mia e trascinarmi sulla soglia.
    
    “Dove stiamo andando?”
    
    Chiesi un po’ infastidito.
    
    “Naturalmente, ceniamo fuori.
    
    Disse con un sorriso gioioso.
    
    Arrivammo ​​in un ristorante che non conoscevo ma mi sembrò non male e c’era un buon profumo.
    
    Mentre apriva la porta mi ricordai di una cosa.
    
    “Non ho soldi!”
    
    Dissi freneticamente.
    
    Mi attirò e mi si strofinò addosso.
    
    “È un piacere per me, è per questo che ti ho portato qui!”
    
    Disse allegramente.
    
    Ci sedemmo ad un tavolo ed io fissai stupito il menu. C’erano tante varietà, tante cose, ma cosa scegliere? Alla fine mi accontentai di pollo e ne valse la pena. Lui scelse una grossa bistecca.
    
    Mentre mangiavamo ci conoscemmo meglio, lui era figlio unico, era gay da quando aveva 12 anni, lo aveva detto ai suoi genitori un anno dopo e loro lo avevano accettato. Aveva diciannove anni, la mia stessa età ed anche lui aveva appena iniziato l’università, voleva diventare ingegnere, con la speranza di inventare qualcosa un giorno.
    
    La cena fu divertente e quando uscimmo eravamo veramente sazi.
    
    Sulla via del ritorno fu silenzioso, sembrava un po’ nervoso, un po’ turbato.
    
    Non gli chiesi nulla finché non fummo in ...
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