1. Rude è bello


    Data: 02/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    Rude è bello
    
    Capitolo 1
    
    Era il mio primo giorno di università, ero salito al nord per studiare medicina e rispetto al caldo torrido del mio paese, qui faceva un freddo gelido.
    
    Mentre attraversavo i corridoi del mio nuovo dormitorio, feci una check list nella mia mente.
    
    Bagagli, assegni. Libri? Dai un’occhiata. Eccitato? Controllati, spaventato a morte? Controlla, controlla, controlla e controlla.
    
    Ero spaventato mentre passavo davanti a quegli enormi, eccitanti e sexy atleti di calcio che continuamente mi sorpassavano e mi guardavano. Molti di loro erano in mutande.
    
    Sebbene avessi paura, qualcosa nei miei pantaloni era decisamente eccitato. Avevo un cazzo duro nei pantaloni che stava iniziando a farmi male perché non mi stavo masturbando da quasi due settimane ormai e potevo già sentire la pre eiaculazione fuoriuscire dalla fessura.
    
    Sembravo l’unico che non facesse calcio, erano muscolosi di un metro e ottanta con mascelle cesellate ed enormi pettorali duri come roccia e bei pacchi. Io ero alto solo un metro e settanta, magro, ma tonico, con capelli neri e frangia tirata da parte, occhi castano scuro e, sebbene di solito indossassi gli occhiali, in quel momento portavo lenti a contatto.
    
    Guardavo i numeri sulle porte mentre un branco di atleti rideva ed applaudiva.
    
    Accelerai il passo trovando finalmente la mia stanza e mi precipitai dentro sbattendo la porta dietro di me.
    
    Emisi un enorme sospiro di sollievo e ispezionai la stanza.
    
    Dimensioni ...
    ... discrete, bella illuminazione, ottimo bagno e ... due letti?
    
    Pensavo di avere prenotato una singola, no?
    
    Diedi un’occhiata al numero della porta e controllai quello che c’era sul mio biglietto, era lo stesso numero.
    
    Merda, forse c’era un errore.
    
    Iniziai a raccogliere le mie cose e proprio quando stavo per uscire si spalancò la porta ed eccomi lì, a fissare il petto del centromediano della squadra di calcio. Mi sovrastava di almeno venticinque centimetri, dovetti alzare lo sguardo solo per guardarlo in faccia.
    
    Feci qualche passo indietro e vidi bene il suo viso. Capelli castano scuro, occhi verdi, e un sorriso da far morire. I bicipiti sembravano delle dimensioni della mia testa e sembrava che potesse spaccarmi il cranio con un pugno.
    
    Mi girai rapidamente quando mi accorsi che il mio cazzo stava diventando duro e lentamente iniziai a disfare i bagagli.
    
    Presi il letto più vicino al bagno, se avessi avuto un’erezione ci sarebbe stata meno probabilità che lo vedesse.
    
    Lui rimase in silenzio, un’ora di silenzio, nient’altro che il fruscio delle nostre cose che sistemavamo senza alcun dissidio sul posizionamento, a nessuno importava.
    
    Fino a quando non estrassi dalla valigia la mia ultima proprietà senza considerare di cosa si trattava. La tenni di fronte a me e fu allora che i miei occhi si spalancarono, i miei occhi si spalancarono e il mio cuore accelerò a mille battiti al minuto. Era il mio dildo. Il mio dildo piuttosto grosso.
    
    Ecco il problema. Sono ...
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