Rude è bello
Data: 02/02/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... camera, dove lui si girò con uno sguardo serio sul viso.
Temetti il peggio.
“Dobbiamo parlare...”
Sussurrò.
Capitolo 2
“Dobbiamo parlare...”
Sussurrò.
Credetti di impazzire e nella mia testa cominciarono a turbinare le cose più strane. Avevo fatto qualcosa di sbagliato, l’avevo fatto arrabbiare? Forse non gli piacevo, dannazione, sapevo che sarebbe successo! Stupido, stupido Carlo! Credere di poter avere un ragazzo del genere!
Mentre nella mia testa scoppiava la guerra, il mio corpo iniziò a tremare e cominciai a sentirmi male.
Rimase lì, in silenzio, a fissarmi. Fece un respiro profondo e iniziò a parlare.
“Io...”
Ma non riuscì a finire.
Lo interruppi dicendo freneticamente,
“Ehi, non pensi che questo possa aspettare, sono davvero stanco e voglio andare a letto, quindi dimmelo domani, ok?”
Dissi in fretta, ma sottovoce.
Lui tentò di protestare ma mi ero già spogliato, saltai nel letto, mi tirai le lenzuola sopra la testa e chiusi gli occhi.
Sentii che il mio cuore iniziava ad accelerare, il mio petto si strinse e le lacrime cominciarono a scorrere. Provai a sbattere le palpebre, ma alcune lacrime cominciarono scivolare sulla guancia mentre stavo lì sdraiato, temendo il peggio.
Lo sentii togliersi i vestiti e spegnere la luce.
Sospettai che questa volta avrebbe dormito nel suo letto, invece mi scivolò accanto. Provai un lieve sollievo mentre mi avvolgeva con un braccio e mi stringeva leggermente, ma un singhiozzo mi ...
... sfuggì.
Sentii il fruscio delle lenzuola mentre balzava fuori e riaccendeva la luce. Rapidamente ritornò sul letto cercando di strappare le coperte che trattenni con forza.
“Carlo.... cosa c’è che non va.”
Chiese sottovoce mentre mi posava una mano sulla spalla. Sapevo che stavo saltando alle conclusioni e reagendo in modo eccessivo, ma mi ricordavo cosa era successo l’ultima volta, non volevo farmi male. Non di nuovo.
“Cosa vuoi dire?”
Dissi piano, la mia voce tremava leggermente.
“Va tutto bene, sono solo stanco...”
Il mio corpo era freddo e pesante e all’improvviso mi era difficile respirare. Rimasi fermo per qualche minuto, nessuno dei due si mosse o disse nulla.
Pensai che si fosse arreso sentendolo scendere dal letto, finché non sentii un’improvvisa forza strappare le lenzuola, rivelando la mia faccia striata di lacrime e un Giorgio molto depresso.
Rapidamente mi strinse in un abbraccio schiaccia ossa.
“Carlo... sul serio, cosa c’è che non va?”
Un’altra lacrima scese.
“Non essere così delicato, dimmelo e finiscila...”
Sussurrai.
Lo sentii respirare più forte, mi tenne a distanza di braccia e mi fissò con un’espressione incredula sul suo viso.
“Carlo, che cazzo stai dicendo?”
Disse confuso.
Lo guardai, eravamo entrambi confusi.
“Non hai intenzione di dire che non ti piaccio?”
Dissi sempre più confuso.
Gli ci vollero alcuni secondi per rispondere, la sua faccia era in stato di shock e la sua mascella si spalancò.
Mi ...