1. Tra Vecchio e Nuovo – Zia e Nipote


    Data: 31/01/2021, Categorie: Incesti Autore: Raccontatore, Fonte: RaccontiMilu

    ... al collo, ingabbiandole il prosperoso seno. Sul capo invece aveva un cappello di paglia, con il quale Matteo l’aveva vista fin dalla sua più tenera età. Appena vide sua zia, non poté fare a meno di pensare a quanto sembrasse radiosa e in forma. Quando poi anche lei riconobbe il nipote, i due si andarono incontro per unirsi in un amorevole abbraccio.
    
    “Ma quanto sei cresciuto!” Fece Rita con entusiasmo guardando dalla punta dei piedi fino alla testa il ragazzo.
    
    “Ti trovo bene zia. Come stai?” Replicò Matteo un po’ imbarazzato dopo l’essere stato così tanto a contatto con le forme della donna.
    
    “Io bene, come al solito. Finalmente sei arrivato! Questi treni, sempre in ritardo, eh?”
    
    “Sì. Poi il viaggio è durato un’eternità, non finiva più.”
    
    “Sarai stanco. Ora ce ne andiamo a casa, così disfi la valigia.” Annunciò Rita facendogli cenno di avvicinarsi ad un taxi.
    
    Anche l’autobus sarebbe andato bene per lui, ma Rita preferì il taxi, potendoselo permettere. Ed effettivamente fu ben più comodo, dato che raggiunsero l’appartamento in meno di venti minuti evitando contatti indesiderati con puzzolenti passeggeri dei mezzi pubblici.
    
    Matteo si sistemò in quella che sarebbe stata la sua camera nei prossimi anni, proprio affianco a quella di sua zia. Il ragazzo respinse dentro di sé quella nostalgia che lo stava già tediando e per distrarsi, si affacciò alla finestra per guardare la città dall’altezza del quinto piano di quella palazzina così nuova e moderna rispetto alle ...
    ... vecchie e lugubri costruzioni che vedeva nel suo paese. Da lassù la città sembrava vibrare di vita, come un organismo vivente. Il sole cominciava già a nascondersi dietro l’orizzonte e colorava d’arancione il cielo e il riflesso dei vetri delle case del quartiere.
    
    “Forza Matteo, vieni a cenare!” Lo chiamò sua zia dall’altra stanza.
    
    “Ma non sono nemmeno le otto ancora!” Rispose stupito.
    
    “Ormai mi sono abituata così, qui si mangia presto.”
    
    -Beh, devo cominciare una nuova vita, dopotutto.- Pensò il ragazzo abbandonando alle sue spalle il sole che a sua volta, concludeva un ciclo della sua esistenza.
    
    “sto studiando diritto pubblico. Ho l’esame la settimana prossima, se tutto va bene ovviamente.” Fece Matteo versandosi il caffè in una tazzina.
    
    “In che senso?” Chiese Rita curiosa.
    
    “Molti studenti protestano in facoltà, quindi è possibile che salti tutto, che boicottino gli esame e roba così.”
    
    “Ah, beh certo, ho sentito che protestano anche a Roma. Ma ci credo io, con tutto quello che pagate di tasse! E poi con così pochi esami!” Sbuffò Rita scocciata.
    
    “Gli appelli, intendi? Sì in effetti sarebbe meglio averne di più… però… non mi piacciono le proteste.”
    
    “Ma mica vogliono far la rivoluzione eh!” Scherzò Rita mentre infilava i tacchi sull’uscio della porta con qualche difficoltà di movimento. Fasciata com’era in quella camicetta e quei pantaloni aderenti a zampa d’elefante che metteva per andare al lavoro, non riusciva mai a muoversi liberamente. Eppure ...
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