Tra Vecchio e Nuovo – Zia e Nipote
Data: 31/01/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Raccontatore, Fonte: RaccontiMilu
... contrasto con tutto quello che aveva imparato del genere femminile, così contraddittoria nei confronti della cultura dominante e dal suo classico circondario. Rita era veramente una persona fuori da ogni schema e in qualche modo, Matteo l’aveva presa anche a modello e punto di riferimento.
C’era solo un’imperfezione nella vita di quella donna, un qualcosa che effettivamente sfuggiva alla famiglia intera, di cui però solo Matteo se ne infischiava, causando invece enorme turbamento negli altri. Tutti colpevolizzavano Rita di non essersi trovata un uomo nella propria vita, un marito che la sposasse, qualcuno che la prendesse con sé. Era un gran disonore essere arrivati alla soglia dei quarantacinque anni scapoli e soli. Quando durante le riunioni di famiglia in occasione delle festività qualcuno inevitabilmente apriva il discorso con Rita, lei andava in escandescenza e si finiva quasi sempre in litigio.
Sull’intercity che stava tagliando da sud a nord lo stivale, Matteo si addormentò più volte, con la valigia ben stretta tra le gambe e un libro aperto in mano, tenuto con debole presa e sempre in procinto di cadere. Nel perenne stato di dormiveglia il ragazzo pensava alla vecchia vita che si lasciava alle spalle e alla nuova che gli si schiudeva davanti. Tutto ciò lo turbava ed eccitava al tempo stesso, il gusto del nuovo che avanza ma la nostalgia del vecchio che seduce la memoria, debole alle tentazioni del passato quanto curiosa nei confronti dell’avvenire futuro.
E ...
... poi, sua zia Rita che lo avrebbe aiutato e ospitato. Molte persone si lasciavano guidare dalle catene migratorie: parenti e amici emigrati prima che si stabiliscono sul territorio portandosi dietro la famiglia, fornendo quell’aiuto e quella conoscenza del territorio che invece loro non avevano avuto la fortuna di trovare. Quindi non c’era nulla di strano nel fatto che per i prossimi cinque anni della sua vita Matteo avrebbe vissuto dalla zia, eppure un po’ di imbarazzo lo sentiva, nonostante ci fosse comunque grande confidenza con Rita.
Dopo il lungo viaggio con il treno, Matteo arrivò finalmente alla stazione centrale di Milano, grande e caotica per un diciannovenne che non era mai uscito dalla Puglia. Una fiumana di persone e bagagli che si muovevano come formiche in quel dedalo di binari d’acciaio e sbuffanti treni. Come prestabilito al telefono, Matteo doveva uscire dalla stazione e cercare il ristorante Miradoni che sarebbe dovuto trovarsi esattamente davanti all’entrata principale della stazione. Quello era il luogo designato per l’incontro. Dopo qualche peripezia e un po’ di informazioni raccolte dai passanti, il ragazzo riuscì a recarsi fin lì.
Rita era seduta su una panchina proprio di fronte al ristorante. Aveva un vestito di stoffa tendente ad un giallo vivace, che la copriva fino ad appena poco più giù delle ginocchia, lasciandole il resto delle gambe bianche scoperte. Il petto imponente della donna reclamava una scollatura che però era abbottonata quasi fino ...