1. Tra Vecchio e Nuovo – Zia e Nipote


    Data: 31/01/2021, Categorie: Incesti Autore: Raccontatore, Fonte: RaccontiMilu

    Matteo finì di mettere gli ultimi vestiti in valigia con una certa malinconia, in quel giorno di inizio settembre che sembrava ancora richiamare un’estate che aveva un conto in sospeso con quell’angolo di mondo. Era un momento fondamentale nella sua vita, quello. Lasciare tutto e partire non è mai facile per nessuno, specialmente per uno come lui, molto attaccato alla sua terra, ai suoi cari e alle sue tradizioni. Nel profondo del suo cuore, sapeva che quelli erano per lo più impedimenti dovuti ad un suo retaggio culturale dovuto all’insegnamento che aveva ricevuto, ma era sempre difficile trovare il confine nel proprio animo tra la personalità e ciò che invece viene imposto dalla società.
    
    ‘La famiglia prima di tutto’, gli avevano insegnato. E lui ci credeva fermamente a quella massima, ma ci credeva per sua convinzione o perché glielo avevano ripetuto così tante volte da far sì che si cementificasse in lui quella regola? A questo Matteo non sapeva rispondere. Si consolava con il fatto che non sarebbe rimasto completamente senza famiglia, nella fredda Milano.
    
    Al termine del liceo a Matteo si erano palesate due possibilità: andare all’università o andare a lavorare nel bar del padre, in quel paesino in provincia di Bari nel quale vivevano, dimenticato da Dio e dallo Stato. Per fortuna entrambi i genitori di Matteo erano furbi. Non colti, istruiti o particolarmente intelligenti, ma erano dannatamente furbi. Quando il governo riformò il sistema agrario italiano negli anni ...
    ... del dopoguerra, a suo padre Peppino e sua madre Anna andarono di diritto una quindicina di ettari non coltivati che prima lavoravano per il padrone del posto e dai quali non ricavavano che un’esigua somma per farli tirare a campare. La coppia li vendette tutti di nuovo al padrone che li ricomprò ad una cifra generosa, ovvero l’indennizzo che lo Stato gli aveva dato per l’espropriazione. Con quei soldi comprarono un bar e guadagnarono bene negli anni del boom economico e anche in quel momento in cui in realtà le fortune italiane andavano rallentando inesorabilmente, in quel 1968 nel quale Matteo era pronto a trasferirsi nella grigia ma vivissima città lombarda che sembrava poter garantire fortune infinite, stando ai racconti degli emigrati fin lassù.
    
    Uno di questi era la zia Rita, sorella della madre di Matteo, che con la sua parte di denaro ricavata dalla vendita dei terreni, aveva deciso piuttosto, di tentar la fortuna nell’industriale e avanzato nord. E ce l’aveva fatta, inaspettatamente, aveva fatto veramente la fortuna, ben più di sua sorella Anna. I primi anni erano stati difficili, fatti di sacrifici, notti insonni trascorse nel pianto, pasti saltati e turni di straordinari in fabbrica. Ma alla fine aveva trovato un lavoro migliore, come segretaria per un noto avvocato penalista milanese. Sapeva leggere, scrivere e far di conto, lo aveva imparato a scuola ed era la prima della classe, aveva quel che bastava per essere una segretaria, senza contare la bella presenza ...
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