Tra Vecchio e Nuovo – Zia e Nipote
Data: 31/01/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: Raccontatore, Fonte: RaccontiMilu
... maledetti. Tu invece?” Chiese il giovane come se tra loro ci fosse confidenza.
“Devo prendere l’autobus anche io.” Rispose velocemente l’altro, spostando lo sguardo.
“Insomma alla fine sta veramente con te.” Fece Giovanni accendendosi una sigaretta a sua volta e sbuffando una nuvola di denso fumo.
“Che?” Matteo non capiva a cosa si stesse riferendo.
“Tua zia, intendo. Insomma, stai con lei no?” Giovanni sembrava non avere più quella gelosia che invece fino ad un’ora prima aveva mostrato sul ciglio della porta di casa. “Sono contento per te alla fine, te la puoi godere al cento per cento, cazzo. Devo confessare di essere un po’ invidioso nei tuoi confronti. Io ho assaggiato una fetta della torta, ma tu ci puoi spalmare la faccia, capisci che intendo.” Giovanni sbuffò un’altra nuvola di fumo.
Matteo era esterrefatto. Qualcosa cominciava a farsi più chiaro nella sua mente, si stava componendo un quadro ben preciso della situazione, ma era veramente incredibile da vivere.
“Ma chi ti ha detto queste cose?” Chiese il ragazzo cercando di confermare i suoi dubbi.
“Rita mi ha parlato di te. Era così contenta quando hai deciso di venire qui. Lo sapevo che sareste finiti insieme alla fine, tua zia ottiene sempre ciò che vuole.” Giovanni continuava a sbuffare fumo, mentre Matteo aveva smesso di inalarne.
“Io ero ciò che voleva.” Constatò sconvolto Matteo a voce alta, con tono poco deciso.
“Eh? Era una domanda o un’affermazione? Comunque sì. Aveva immaginato ...
... che le cose sarebbero andate a finire così. E’ un evergreen, dopotutto no? La zia e il nipote.”
“Evergreen?”
“Un classico intramontabile, lo dicono così gli inglesi. Io comunque ho tentato il tutto per tutto con quelle rose, non sapevo se effettivamente con te la cosa fosse andata in porto o meno, ma oggi mi è parso chiaro, quindi… Meglio andare avanti. Oh, ecco l’autobus.” Giovanni buttò a terra la sigaretta e la spense di fretta. Poi si girò di nuovo verso Matteo che era ancora alquanto scosso e incredulo. “Io prendo questo. Magari è brutto da dire ma tanto siamo tra uomini… Scopatela anche da parte mia, va bene?” Giovanni porse la mano al quasi coetaneo e sorrise ironicamente.
Anche Matteo si disfò della sua sigaretta. “Ma vaffanculo pervertito.” Gli girò le spalle e si allontanò.
“Cosa? Sarei io il pervertito?” Disse Giovanni alzando la voce per farla arrivare alle orecchie di Matteo il quale aveva già coperto almeno cinque o sei metri di distanza e se ne andava via con passo rapido.
Matteo era alquanto disorientato. Tutta quella storia lo stava facendo impazzire di emozioni diverse. Cercò di respirare e calmarsi, ma dentro di sé la sua anima era divisa in due parti ben distinte, due controtendenze asimmetriche e inconciliabili che lo dilaniavano, lo facevano sentire eccitato e inorridito allo stesso tempo. Proprio come quando si masturbava: il fugace piacere sessuale lasciava sempre spazio a quel riverbero della coscienza che manifestava un insito squallore ...