Rimbalzando sull’oceano
Data: 23/01/2021,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu
... che gli offriva la sua pesca di solida carne. John un po’ sorpreso e timoroso di farle male, parve esitare. Lei se ne accorse. – Vai, prendimi ti prego, mi piace più di tutto. – Non così in fretta. John si controllò. – Così va bene Spinse, stantuffò sempre più eccitato mentre il corpo di Lena si inarcava. Nella quiete che seguì l’estasi lei lo guardò radiosa. – Grazie John, stupendo. Bene, la serata era finita; bella, dolce, ma conclusa. Si apprestò a uscire e aprì la porta. Mentre si trovava sull’uscio, leggera, una mano di Lena si appoggiò sul suo polso. – John, la mia casa è sempre aperta per te quando vuoi. Un’oasi, un ristoro per la sua anima indurita, desertificata. Sarebbe stato bello, ma poteva durare? Ancora una promessa che si sarebbe prima o poi infranta? Poteva assumersi il rischio di una nuova rovinosa caduta? L’epidemia era scomparsa con i suoi lutti, ma era ancora infisso in lui un virus altrettanto insidioso che tenacemente lo corrodeva dall’interno con le sue domande che non poteva evadere e le risposte mancanti. Il male di vivere e il sentirsi un perdente rendevano la sua vita un sasso che rimbalzava sull’oceano nella sola prospettiva di inabissarsi. Venti spiravano ora freschi nella notte recanti salsi soffi di un oceano non distante, spazzando via con il vapore appiccicoso del meriggio anche l’opprimente cappa dei ricordi che lo schiacciava in virtù di uno strano, misericordioso sortilegio. Guardò Lena con una tenerezza per lui desueta, negletta, che pensava aver smarrito per sempre nei labirinti del suo arido cuore disilluso. L’immenso spazio siderale boreale scintillava coi suoi occhi di stelle, apparentemente freddo e distante ma, in maniera gratuita e inattesa come sa fare a volte la realtà, evocava una speranza – ne convenne John con se stesso. Confidente rispose: – Ci penserò.