1. Verde e azzurro - i


    Data: 04/05/2018, Categorie: Etero Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69

    ... particolare atmosfera , quasi surreale. Soltanto le risate alle battute dei due soliti individui mi riportavano alla realtà.
    
    Per tutto il tempo avevo cercato di non farmi scoprire mentre lanciavo sguardi fugaci a Roberta. Facevo di tutto per non farmi notare mentre la studiavo, ne seguivo i movimenti, ne ascoltavo i ragionamenti e ne apprezzavo il modo di porsi. Anna aveva decantato con fierezza le doti della cugina, definendola “la genietta della famiglia”. Ogni tanto coglievo qualche suo sguardo nella mia direzione, mentre sorrideva a qualcosa che Roberta le sussurrava.
    
    Era strano. Per un’intera serata non ero stato in grado di trovarle un difetto. Era curata, composta, con un’aria romantica da intellettuale, senza mai darsi arie di superiorità. Era la classica persona con la quale passare intere serate stesi sul prato a guardare le stelle, per poi perdersi rapendosi a vicenda con discorsi sull’universo e il senso della vita. Era stata in grado di essere sempre opportuna in ogni intervento e di lasciare spazio ad ognuno di dire la sua, anche quando il solito Simone se ne era uscito con castronerie riguardo gli alieni che costruivano piramidi in Egitto.
    
    E quel sorriso... Gli occhi magnetici non mi avevano permesso di coglierlo quando Anna ci aveva presentati, ma ora, nella luce soffusa del patio, otteneva di diritto la mia attenzione. Non era tanto la dentatura, curata sì, senza dubbio, ma l’atteggiamento mentre la mostrava. Era puro. Quasi fanciullesco nel suo ...
    ... inarcarsi creando due piccole fossette ai lati della bocca, appena accentuate mentre gli occhi si socchiudevano. Era una cerbiatta. Dovevo parlarle. Ma di cosa? Aiuto!
    
    Desideravo con tutto me stesso di prenderla per mano e ammirare con lei la via lattea che si stagliava nel celo notturno attraverso la limpidezza dell’aria pura. Ma come? Non dovevo farmi prendere dall’impulsività o sarei passato per il caso umano di turno. Dovevo studiare attentamente parole e azioni per non ferirla e per non farmi fraintendere. Aspettare che si creasse un minimo di feeling e permetterle di capire che anche io su cui avrei puntato.
    
    Si era fatto tardi. Tutti assieme finimmo presto di sparecchiare. La stanchezza stava ormai avendo la meglio, così ognuno si diresse alla propria stanza.
    
    Al piano inferiore, varcato l’ingresso, si apriva un bell’ambiente open-space che racchiudeva il salotto, col camino e il divano-letto ad elle, e la cucina all’americana in perfetto stile industriale. La parete del camino, ricoperta di pietre naturali, conferiva uno look “Alaska” che sposava perfettamente con la libreria di noce e il tappeto di fibre intrecciate. In fondo, dietro la cucina, un piccolo bagno era stato ricavato accanto alla rampa di scale che portava al piano superiore, giusto di fronte alla prima stanza degli ospiti. Decisi che al suo arrivo, Marco, si sarebbe dovuto accontentare di quella.
    
    Al piano superiore, le quattro camere si affacciavano sul corridoio col pavimento in parquet che ...