Verde e azzurro - i
Data: 04/05/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69
... rappresentati da qualche capo di bestiame che pascolava libero attorno allo steccato di confine. Un ruscello limpido e placido attraversava la proprietà , creando una piccola insenatura che ospitava un laghetto di acqua ghiacciata contornato da un grazioso boschetto di pini. Nei weekend mi ero dedicato ad attrezzare quell’area: avevo montato una piccola baita in legno nello spazio tra due enormi pini e ne avevo ricavato una piccola camera con bagno e doccia che potevo sfruttare per rilassarmi e cambiarmi dopo una nuotata nel lago. All’esterno avevo aggiunto un piccolo patio col tetto a spiovente e un barbecue in vista delle numerose occasioni conviviali condivise a quel variegato gruppetto. Il mio piccolo paradiso terrestre.
si impose Grazia, la ragazza di Simone, interrompendo il divagare dei miei pensieri.
ribatté prontamente Fabian.
feci io, praticamente a vuoto.
urlò Sara, la ragazza di Luca, e tutti scattarono verso la porta con le valigie.
mi disse, fintamente sconsolata, Anna
. E lì fu la fine. Mi voltai verso Anna e… Bam. Come nei film. Tutto sfocato, i suoni ovattati, l’inquadratura che lentamente si stringe e al centro… lei. Bellissima. Il viso di una di quelle modelle israeliane che nemmeno nelle foto ritoccate delle riviste di moda puoi trovare. I capelli chiari, di chissà quale sfumatura di biondo, racchiusi in una coda che la luce del crepuscolo tingeva a bronzo. Pelle appena abbronzata e probabilmente morbidissima, in un incarnato ...
... nordeuropeo. E loro. Loro che rubavano prepotentemente la scena: due perle cerulee al posto degli occhi, che, con un taglio quasi felino, sembravano incastonate in quel volto da copertina. Il vestitino azzurro polvere, leggero sulle sue forme, non dava indizi sulla sua figura, ma quel volto magnetico non avrebbe comunque permesso a nessuno sguardo di staccarsene.
timidamente disse lei, tendendomi la mano. Tornai in me con non poca difficoltà, senza sapere per quanto tempo fossi stato lì muto a guardarla.
. Stringendole la mano, morbida, fine e affusolata, non riuscii a distogliere gli occhi dai suoi. Anna sembrò intuire qualcosa, tant’è vero che disse sorridendo .
conclusi e mi voltai verso la macchina. Le due ragazze si diressero in casa ed io dovetti resistere dal girarmi a guardarla ancora per non lasciar trapelare ulteriore interesse. Ma che bella sorpresa.
Dopo aver portato le borse con le vettovaglie in cucina, salì in camera a svuotare la valigia. Ripassavo a mente le cose da fare prima di cena, ma in continuazione l’immagine di quegli occhi mi distraeva.
Riposi la valigia vuota accanto all’armadio e scesi di nuovo in cucina a dare una mano.
La serata passò spensierata e tranquilla. La cena era stata nel nostro tipico stile rustico, dai toni molto poco formali. Mentre tutti si rilassavano sorseggiando un liquore artigianale che la nonna novantenne di Grazia produceva in casa, un venticello fresco soffiava lieve tra gli alberi e contribuiva ad alimentare una ...