L'inquilino della porta accanto - 1
Data: 15/01/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... quando ho sentito suonare alla porta.
“E’ lui!”, mi sono detto con un tuffo al cuore.
Mi sono infilato in fretta un accappatoio e sono corso ad aprire.
Era lui!
“Ciao”
Il sorriso radioso con cui mi ha detto quel “ciao” mi ha fatto tremare le gambe.
“Ho pensato di restituirti la cortesia, - ha continuato, sollevando due borse che portava, una per mano – ho comprato un po’ di roba, così facciamo una cenetta… Cioè, tu prepari una cenetta… Io saprei solo buttare tutto nel microonde, lo sai.”
Non sono il tipo che mortifica un donatore con mille salamelecchi del tipo “ma perché ti sei disturbato” o “ma non dovevi” ecc. ecc. Se uno mi fa una carineria, me la fa aspettandosi che io la gradisca e vuole leggere la sorpresa, il piacere e la gioia nei miei occhi. Cosa che ho fatto, ma non per finta: ero davvero sorpreso e contento.
“Accidenti! – ho detto, scostandomi per farlo entrare – hai avuto un’idea fantastica. Vieni, portiamo tutto in cucina.”
Gli ho fatto strada.
“Ma ti ho disturbato.”, ha detto, posando le borse sul tavolo.
“Non preoccuparti, avevo già finito… mi stavo asciugando.”
Ho cominciato a svuotare le borse.
“Dovrei farmi una doccia pure io. – ha detto Beppe – Vado un momento di là… torno fra un po’.”
“Falla qui, dai. – mi è scappato – Il bagno è laggiù. Nell’armadietto trovi gli asciugamani e anche un accappatoio pulito. Io intanto do un’occhiata alla spesa.”
“Grazie… Faccio come se fossi a casa mia?”, ha detto lui, ...
... scompigliandomi i capelli ancora umidi.
Mi è piaciuta la prontezza con cui ha accettato l’invito a docciarsi da me e potete immaginare i brividi che mi sono venuti poco dopo, quando ho sentito lo scroscio dell’acqua dalla porta socchiusa del bagno. Pensarlo nudo nel box… Per un momento ho avuto la tentazione di entrare con qualche pretesto, ma non mi è sembrato corretto… ma cosa è corretto, quando la brama di sesso ti divora?
Comunque, mi sono fatto forza e sono rimasto in cucina a preparare le bistecche per la griglia. Stavo giusto massaggiando la carne con le spezie, quando l’ho sentito affacciarsi alla porta della cucina.
“L’insalata è già pronta, - ho detto, senza girarmi – condiscila, se ti va: io intanto preparo la griglia.”
“Sì, chef. - ha risposto – Dove trovo il necessario?”
Mi sono girato per dargli indicazioni e mi sono bloccato, fissandolo a bocca aperta: Beppe era lì, solo con un accappatoio allacciato in vita, che mostrava un generoso triangolo del suo petto ben modellato, coperto da una leggera peluria ambrata, e le gambe snelle dal ginocchio in giù.
“C’è qualcosa che non va? – ha chiesto lui – Scusa se ho usato il tuo accappatoio, non volevo rimettermi addosso la roba sudata. Spero di non essermi permesso troppo.”
Ho fatto segno di no con la testa.
“E’… è che sei uno schianto!”, mi è sfuggito.
Mi sono morso subito la lingua, ma, come dice il poeta, voce dal sen fuggita… Ormai la frittata era fatta. Mi sono sentito bruciare la faccia e, senza ...