L'inquilino della porta accanto - 1
Data: 15/01/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
Mi chiamo Leo e ho trentaquattro anni. Sono un tipo abbastanza comune, altezza media, corporatura media, capelli medi… no, scherzo: i capelli castani sono tagliati un po’ lunghi, come andava di moda anni fa. Sono un tipo comune, di quelli che se fossi un quadro appeso al muro, neanche mi si noterebbe, mentre ci sarebbe la coda davanti alla Gioconda. Già, non sono la Gioconda… ma neanche un quadro di Picasso, per fortuna… ma lasciamo perdere, prima che mi linciano: di certi mostri sacri si deve parlare solo bene… E io sono solo un mostro.
No, dai, non sono così brutto… solo quasi: ogni tanto un cazzo lo rimedio pure io. Già, avete letto bene: un cazzo!
Sono uno “di quelli”, come si diceva una volta, con le virgolette… Adesso non sono più i tempi di una volta, ma io sono rimasto lo stesso uno di quelli: quelli di una volta, che credevamo si potesse vivere una vita normale anche se ti piace l’uccello, mentre adesso se non sei una diva non conti un cazzo… e non rimedi un cazzo!
Ricordo quella battuta di Petrolini: “A me m’ha rovinato la guera!” Già, la guera… e a me chi m’ha rovinato?
Questo per farvi capire che tipo problematico mi trovo ad essere. Mi chiamo Leo… Ah, ve l’ho già detto. Non è facile andare d’accordo con me e infatti ho pochissimi amici: in genere si preferiscono le “dive”, con le virgolette. Abito in una cittadina di provincia, defilata dai grossi flussi culturali: tutto quello che arriva è di terza mano, ma non me ne frega niente, tanto pure io ...
... sono defilato e di terza mano.
Come mi chiamo ve l’ho detto… vi ho detto pure gli anni, come sono e cosa mi piace. Cosa rimane? Beh, che abito in centro, in un bel palazzo a tre piani, quattro appartamenti per piano, quindi fate il conto voi.
Si conoscono tutti nel condominio, ma io non conosco nessuno, giusto i dirimpettai “Buongiorno” e “Buonasera”, quando ci si incontra per le scale: ve l’ho detto, sono defilato.
Il mese scorso, gli inquilini della porta accanto hanno traslocato. È stato un sollievo, devo dire, perché era una coppia ormai vicina alle nozze d’oro, che avevano il televisore acceso dalla mattina alla sera e mi toccava sentire tutti i TG nazionali e locali, la messa della domenica mattina e i programmi di intrattenimento serali fino a mezzanotte.
Una volta avevo provato a chiedere la cortesia di tenere il volume un po’ basso; mi avevano riposto:
“Scusi tanto, ma siamo anziani e ci sentiamo poco.”, dopo di che l’udito doveva esserglisi abbassato ancora di più.
Stavo meditando di cambiare casa, nonostante l’appartamento fosse mio, quando sono stati loro a sloggiare… spero che non li abbia colti nessuna delle maledizioni che gli ho mandato nel corso degli anni.
Mi sono goduto diverse settimane di silenzio… beato silenzio… “Il silenzio è d’oro”, ha detto qualcuno e io posso dire che è anche di più! Poi, una quindicina di giorni fa ho sentito un vociare sul pianerottolo e un trambusto provenire dall’appartamento accanto; ho pensato che fosse ...