La cognata 2a parte
Data: 06/01/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69
... ora andava solo chiavata. Mugolava , parole insensate le uscivano. La girai improvvisamente e le ficcai il cazzo in gola. Poi le rimisi il morso e giù di nuovo in fica. Alternavo così. Con il morso rischiava di soffocare, non abituata per cui lo tolsi e lo misi da parte. Quando fui esausto la presi forte per i capelli mi misi ad un centimetro dalla sua bocca, era bella con tutta quella bava che le colava. Aveva la canottiera tutta baganata di bava e si evidenziavano ancora meglio i capezzoli. ne strinsi forte uno. Urlò.
Ero proprio arrivato.
“Che cosa deve fare Sukia Adesso?”
“Bere”
“Che cosa beve Sukia?”
“Tanta sborraa”
E così fu..
Skizzi sulla lingua ed in bocca. Come la prima volta ingoio tutto senza esitazione. Trovarne spesso di golose così.
Per darmi tempo di riprendermi la buttai sul letto a pancia in su e mi tuffai tra le cosce martoriate dal cazzo fino a qualche istante prima.
Mi dissetai a dovere. La troia non finiva di bagnarsi..
Da quella posizione le alzai le gambe verso il dietro in modo da scoprire lo splendido culo.
Allargando le gambe si allarga anche lo spacco del culo e la rosellina si poneva in bella evidenza.
Sembrava chiamarti, tipo le sirene di Ulisse.
Il richiamo era irresistibile.
Quella fica liscia liscia senza pelo, quel Culo pure liscio liscio e di colore uniforme era un richiamo veramente irresistibile.
Non sapevo se osare oppure no.
In definitiva il gioco che avevamo iniziato era basato sulla ...
... gradualità degli approcci.
Oggi si era osato parecchio. Però volli togliermi lo sfizio.
Mi tuffai con la bocca su quel pertugio.
Con foga inaudita la mia bocca si deliziava a partire dal estrema attaccatura delle natiche a scendere giù fino al grilletto lasciando una scia di saliva. Leccavo, succhiavo.
Ora però ero pronto a chiavarla ancora in fica.
Da quella posizione presi il cazzo in mano e lo posizionai sulle labbra della fica. Come una ventosa fu risucchiato dentro.
La girai a pecora. Mi guardavo sto culo da primato mentre la scopavo.
Un pollice finì nel suo buco del culo.
Sobbalzò, si scompose un po’ ma neanche tanto. Non se lo aspettava forse ma mi fece capire che non era certo la prima volta.
Bene a sapersi.
Andammo avanti un po’ così.
Vidi un bicchiere sul comodino, mi venne un idea.
Ormai era giunto il tempo della seconda sborrata.
Mia Cognata era sempre stata una con la parlata corretta, era infastidita quando sentiva una parolaccia. In questa messinscena, dove lei era il personaggio di Sukia, per forza di cose, non ero riuscito a trattenere il mio turpiloquio. Quando ci vuole ci vuole, no?
Quindi qualche cosa mi era uscito ma mi accorsi che non se ne lamentò, anzi.
Così passai all’ultimo atto.
La scarica era imminente, la sua fica un colabrodo. L’odore di fica e cazzo in quella stanza era forte e almeno per me eccitante.
La rigirai col seno ritto all’insù. Mi posizionai vicino alla sua bocca.
“Allora Sukia, bella ...