1. La lingua


    Data: 27/12/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... di quel corpo conturbante. La coscia gonfia come una camera d’aria. Il piede nudo che calpesta il tappetino rosa del suo bagno.
    
    Justin si strofina le mani sulle braccia mimando nuovamente ciò di cui ha bisogno.
    
    «Asciugamano! – esulta lei – te lo porto subito» corre verso la camera di suo figlio, prende un grande telo bianco di spugna e ritorna verso il bagno.
    
    Toc toc
    
    Lui apre di nuovo, la stessa stretta fessura di prima. Con naturale, furbissima seduzione si ferma giusto un centimetro prima dello spettacolo inopportuno, accendendo, probabilmente, il demone della sua femminile curiosità.
    
    Le prende l’asciugamano dalle mani e, sempre sorridendo, le dice «Thank you Antoniella, Grazzi».
    
    La porta si richiude.
    
    Pochi istanti dopo lei sente la doccia che scroscia. È nervosa, continua a fare delle piccole smorfie strizzando le labbra, prima a destra, poi a sinistra.
    
    Certe cose non si fanno. E non è neanche in pericolo la sua casa stavolta.
    
    A meno che lei non creda che quel ragazzo voglia allagarla.
    
    Il demone della curiosità adesso la morde da dentro. È lui che mi sta provocando, si ripete Antonella, è tutta colpa sua.
    
    Attende ancora un po’, si assicura che lui sia sotto l’acqua.
    
    Poi si abbassa.
    
    Ci mette un po’ prima di mettere a fuoco l’immagine. Il vapore della doccia le annebbia per un attimo la vista finché i suoi occhi riconoscono, in quella grande macchia scura, il culo nudo di Justin.
    
    Antonella deglutisce a fatica e fa un gemito ...
    ... silenzioso. Il dolce suono del proibito.
    
    Certe cose non si fanno, già.
    
    Il suo ospite è lì, a pochi metri da lei, completamente nudo le da le spalle e si insapona il corpo atletico con forza. Solo i giovani si fanno la doccia così, con tutta quella frenesia addosso.
    
    Il fondoschiena liscio e muscoloso, tonico e sodo come quello di un fotomodello, le entra negli occhi e la ipnotizza mentre il sapone, candido come latte, gli cola fra i glutei aumentando il contrasto con quella pelle di cioccolato. Un dolce profumo di bagnoschiuma la raggiunge.
    
    Girati pensa lei, no, non girarti, girati e non girarti, girati.. ma non girarti, no, non sa neanche lei quale dei due sia il male minore.
    
    Lui si muove. Piano. Una lentezza che la dispera. Girati, non girarti, girati!
    
    Un altro passo sotto l’acqua che scroscia. Carne e vapore. Lei ha smesso di respirare.
    
    L’ultimo movimento lo porta a essere, finalmente, di profilo.
    
    Le manone fra le gambe a nascondere il fuoco della curiosità di tutte le donne. Ma.. sarà vera quella storia.. beh, quella storia.. sugli uomini di colore?
    
    E lui, con un gesto, risponde a tutte loro.
    
    Le mani si aprono, come lo scrigno di un tesoro proibito.
    
    Gli occhi azzurri di Antonella si riempiono di nero.
    
    Lungo, grosso, appeso a quel corpo come un grande tubo di carne.
    
    Lei lo percorre con lo sguardo decine di volte, avanti e indietro.
    
    Ogni volta il percorso le sembra più lungo, più arduo, più stupefacente.
    
    Lui torna ad afferrarlo e inizia a ...
«1...345...11»