La lingua
Data: 27/12/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu
... non si fanno. Soprattutto a una certa età. Spiare qualcuno dal buco della serratura? No, decisamente non si fa. Già. Ma se poi la casa prende fuoco?
Antonella rimane a pensarci per qualche secondo, con le spalle poggiate contro il muro, sembra una ladra in casa sua. Poi decide che la sicurezza della sua abitazione vale più delle buone maniere. Si china verso quel buco proibito e la porta, puntualmente, si spalanca.
La musica diventa più forte, le piomba addosso mentre un’ombra si allunga minacciosa a oscurarle il sole.
Justin, il suo ospite straniero, le si para davanti agli occhi sovrastandola con la sua imponente stazza fisica. Lei prova ad accennare un sorriso maledicendo la propria curiosità. Il ragazzo, intento a praticare la sua seduta atletica mattutina, indossa solo i pantaloni di una tuta grigia, nient’altro. Antonella, ancora chinata, si ritrova davanti agli occhi la scacchiera nera dei suoi addominali scolpiti, gonfiati dallo sforzo fisico. Piccole gocce di sudore percorrono quella pelle scura scivolando giù, verso il tessuto leggero della tuta. Una leggerissima striscia di peletti nasce poco sotto il suo ombelico e Dio solo sa dove vada a morire.
Quei vecchi pantaloni sembrano reggersi per miracolo, come disperatamente aggrappati ai fianchi lisci e levigati. Ora cadono, pensa lei, ora scivolano via con un soffio mentre un afrore selvaggio, di maschio giovane e sudato, le riempie la narici e le stordisce i pensieri.
«Are you ok?» pronuncia una voce ...
... profonda dall’alto.
Antonella alza appena gli occhi e lo vede sorridere, i denti bianchi brillano e quasi la accecano.
«Tutti benne?» ripete lui che in poche ore ha già imparato qualcosa d’italiano.
Lei si rialza di scatto e bofonchia imbarazzata «Sto.. sto pulendo.. colazione.. vuoi fare colazione?» gli chiede mimando il gesto di mangiare qualcosa.
«Later – risponde lui – now i’m going to take a shower».
«Teiksciaurr» ripete lei dubbiosa. Lui continua a sorridere, ripete quel buffo gesto con la mano e le dice «Breakfast.. later.. doppo!». Poi fa per chiudere la porta e la saluta con la mano.
Antonella resta sola e ha la faccia intontita di una che ha appena preso un ceffone. Sbatte più volte gli occhi e fa un lunghissimo, desolato, sospiro.
Ma quando torna quel disgraziato di mio figlio?
Atto III
“Milk and chocolate”
La padrona di casa sta tornando a passo svelto in cucina quando sente di nuovo quel vocione cavernoso che urla dal bagno «Antoniellaaaaaa».
Ma cosa vuole adesso? Perché non mi lascia in pace?
«Antoniella» grida di nuovo lui e lei si avvicina alla porta chiusa in preda a uno strana, brulicante, inquietudine.
Bussa piano.
Uno spiraglio si apre e il viso di Justin fa capolino dalla porta. Di nuovo occhi negli occhi.
«Forgive me Antoniella, i forgot my towel».
«…».
«The towel!».
«…».
Lui apre appena la porta mostrando la gamba nuda. Lei lascia cadere lo sguardo lungo lo spiraglio aperto, scivola lungo le linee ...