1. La lingua


    Data: 27/12/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... ha bisogno di traduzioni.
    
    Poi si mette a succhiarlo più forte e lui, si abbandona sul letto, concedendosi definitivamente.
    
    La mano stretta su quel palo di carne, se lo masturba in bocca mentre l’altra scende ad accarezzargli i grossi testicoli. Ci sa fare Antonella, sei brava Antonella, si ripete nella testa. Sei brava, Antoniella.
    
    Lui inizia a contorcersi, sbuffando come un toro, lei lo spinge ancora più in fondo, si sorprende, contro ogni sua previsione si scopre in grado di ingoiarlo fino in fondo, sei brava Antonella.
    
    Lui geme, piano, stringendo forte i denti, come stesse facendo uno sforzo, come se stesse raccogliendo tutte le energie prima di esplodere.
    
    Poi lei avverte un movimento, qualcosa struscia fra le lenzuola, ha un brivido, sente chiaramente una mano incerta che le sfiora un seno, poi la avvolge e infine la stringe, forte.
    
    Antonella sorride nel buio. Lo sa, lo ha capito che da quando è arrivato non ha mai smesso di desiderare le sue tette.
    
    Si porta una mano all’allacciatura della camicia da notte, slaccia un bottone, poi un altro e un altro ancora. I grandi seni sgusciano fuori dalla scollatura e glieli dona, poggiandoglieli sulla mano aperta. Tieni, piccolo mio, adesso sono tue. Lui ha fremito, accarezza la pelle calda della mammella, si ritrova un capezzolo turgido fra le dita e inizia a giocarci, strizzandolo, come un bambino.
    
    Il morbido regalo gli piace, lei lo percepisce dal cazzo che ha un guizzo nella sua bocca, lo sta facendo ...
    ... godere, gli sta dando tutto quello che vuole.
    
    Gli addominali tesi che si stringono.
    
    Le gambe si irrigidiscono.
    
    Trema, adesso trema.
    
    Trema e lei perde ogni controllo, in ginocchio, china sul letto di suo figlio, muove veloce la testa facendosi schioccare la cappella sul palato.
    
    Un caleidoscopio impazzito le gira nel cervello e sminuzza le luci di qualsiasi inutile pensiero, il respiro si spezza, il cuore s’infiamma, si scioglie e s’invoglia, solo e soltanto luridissima voglia di spingersi quel grosso cazzo in gola, non è sesso, è una rivolta, il sangue si impenna, ed evapora, nebbia, nella testa, non è piacere, è un incendio, sborrami in bocca ti prego, soffoca, sporcami, prenditi tutto e strappami via.
    
    È lei che geme più forte di lui.
    
    Sempre più forte.
    
    Il cuore si scioglie, il cuore.
    
    Chi è la vittima di chi?
    
    Sempre più affondo.
    
    Il sangue s’impenna, il sangue, finchè.
    
    Lui.
    
    Viene.
    
    Viene, con un ruggito da animale, mentre le stringe forte la mano sulle tette, le fa male, viene e le allaga la bocca con tutto il suo giovane e irruente piacere.
    
    Viene.
    
    Non la smette più di venire.
    
    La madre continua a succhiarlo, ingoiando fino all’ultima goccia di quel caldo vulcano che sembra non avere fine.
    
    Quanto piacere, piccolo mio, quanta forza, quanta sporchissima passione.
    
    Ti mangio, ti bevo, ti voglio dentro di me.
    
    Quel sesso giovane e insaziabile resta teso, ancora scosso dagli ultimi spasmi dell’orgasmo.
    
    Lei continua a leccarlo, ...
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