La lingua
Data: 27/12/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu
... più voce e non ha più cuore. Chiude di nuovo gli occhi.
Con uno sforzo incredibile riafferra il pigiama.
E lo tira su, infilandoci dentro tutta la sua dignità.
«Vai al letto adesso».
E lo abbandona, uscendo dal bagno.
Atto V
“The dark room”
«Mamma noi usciamo».
«Insieme?».
«Sì, passiamo l’ultima serata tutti insieme, domani Justin riparte».
«…».
«Ciaio Antoniella».
Lei sorride. Quel buffo modo che ha di pronunciare il suo nome. Per un attimo quasi pensa che le mancherà.
«Vedo che.. si è ripreso».
«…».
«Sì, sta molto meglio adesso, anzi, mi ha detto di ringraziarti per esserti presa cura di lui».
«Ciao Giastin, gudbai».
«Wow mamma, che progressi – la canzona suo figlio – io vado a finire di prepararmi».
Per un attimo, restano di nuovo soli, lei e quel ragazzone che le ha sconvolto la vita.
Lui si guarda attorno e in attimo le è vicino, le afferra forte le mani.
Lei è sorpresa, non sa bene che cosa dire ma è lui a bisbigliare qualcosa a bassa voce, per non farsi sentire da Andrea.
«Questa notti – le dice fissandola con quegli occhioni scuri – questa, notti» ripete mentre lei si sforza di non capire quello che invece è chiarissimo.
Lui vuole rivederla, ancora una volta, prima di sparire per sempre.
Poi torna a mimare quello che non sa tradurre, si porta le mani giunte vicino alla guancia «Dormire – si affretta a dirle – dormire..». Poi le indica il salotto, col divano dove dorme suo figlio e capisce.
Si ...
... staccano dalla presa proprio mentre Andrea riappare in cucina.
«Let’s go Justin, they are waiting for us».
Antonella rimane imbambolata. Andrea sta parlando. La partenza dell’indomani, il padre di un suo amico che passerà a prendere il ragazzo olandese di mattina presto per portarlo all’aeroporto. Suo figlio le parla e lei non lo ascolta. Sente ancora sulle mani la presa decisa di Justin e si ripete nella testa quelle parole, quell’invito proibito.
«Hai capito ma’?».
«Che cosa?».
«Quello che ti ho detto, di domani, della partenza».
«Sì.. sì.. certo che ho capito, non sono sorda! Ora andate e non fate troppo tardi!».
«Ciao mamma!».
«Bye Antoniella».
Notte fonda.
Antonella è stesa nella sua metà di letto matrimoniale e ha gli occhi spalancati.
L’altra metà è vuota da circa tre mesi, da quando suo marito se n’è andato con “la stronza”.
Da allora le notti sono diventate più fredde, fra gli spifferi della malinconia.
Ma non stanotte.
Stanotte Antonella non ha freddo. Ripensa a quello che le ha detto il suo ragazzone nero, prima di uscire “Questa notte.. quando Andrea starà dormendo.. sul divano..”.
Li ha sentiti rientrare circa mezz’ora fa. Sta aspettando. Aspettando che suo figlio cada addormentato per poi infilarsi di nascosto nella camera di Justin e prendersi una rivincita. Su suo marito, sulla stronza, sul destino che l’ha messa in quella situazione. Le ha svuotato il cuore per poi farle quell’inaspettato, esplosivo, regalo.
Non ...