Questione di DNA
Data: 24/12/2020,
Categorie:
Etero
Autore: lula, Fonte: EroticiRacconti
Un’anta dell’armadio di Cristina era destinata ad accogliere tutti i suoi giochi di società. Ne aveva davvero tanti, in particolare amava i giochi di e con le parole. E così, per stare al passo con i tempi, si era scaricata sul telefono, giochi come Ruzzle, Wordcrack ecc.
E proprio durante una partita a WordCrack iniziò a chattare con Stefano. Inizialmente le loro conversazioni riguardavano le partite, le parole trovate, gli incastri mancati, i punti persi e quelli fatti...Conoscete Wordcrack? È come Scarabeo: hai 7 lettere, ognuna ha un punteggio e devi creare la parola più lunga posizionandola sul tabellone (che a sua volta ha caselle che raddoppiano o triplicano il valore della lettera o della parola), ma incastrandola con le lettere già presenti.
Piano piano iniziarono a parlare delle loro vite, dei loro problemi e anche dei loro sogni.
Si scambiavano foto e video di momenti di vita quotidiana (Cristina che prepara il pranzo, che carica la lavatrice o che va a fare la passeggiata con il cane; Stefano che sta al lavoro o che prepara il pranzo per il suocero).
Con il passare del tempo queste foto e questi video ritraevano momenti sempre più intimi:
Cristina che si spoglia per andare a dormire, che si fa un bel bagno rilassante.
Le chat erano diventate bollenti e l’appuntamento serale, quotidiano.
Una sera Cristina inviò un video in cui si masturbava alla grande mentre leggeva i suoi messaggi. In quei momenti le mani di Cristina diventavano le mani di ...
... Stefano, si muovevano come scritto nei messaggi, lei faceva ciò che lui scriveva.
Si toccava il seno, stringendo il capezzolo che sentiva diventar più duro, poi la mano scendeva giù e con l’indice giocava con il clitoride e con il medio andava su e giù per la fessura, allargando le piccole labbra per far vedere la fica vogliosa.
Stefano era più grande di Cristina di 10 anni (non era proprio giovane) e questa era un’avventura nuova e inaspettata. Gli piaceva il modo in cui Cristina viveva la sua sessualità, libero senza tanti tabù, cosa che non aveva mai trovato nelle donne che aveva frequentato. E quando, tra una chat e l’altra, Cristina gli confidò che, quando pratica la fellatio, quasi sempre, squirta, decise che doveva provare un’esperienza simile. Ne aveva sempre sentito parlare, ma non aveva mai avuto questa fortuna e fremeva dalla voglia di vederla schizzare.
E Cristina, un po’ malvagia, gli inviava le foto della chiazza bagnata che lasciava sul lenzuolo dopo aver fatto l’amore con il marito.
Stefano insisteva per incontrarsi di persona, anche solo per parlare: era un uomo comprensivo, riusciva a trasmettere tranquillità, ma anche dotato di un certo fascino e, fisicamente, ancora poteva dire la sua!
Aveva un negozio di tappezzeria e un giorno Cristina decise di fargli una sorpresa.
Abbastanza agitata, entrò nel negozio e chiese del sig. Stefano, ma un ragazzo, sicuramente il figlio perché sapeva che lavorava con lui e poi c’era una notevole somiglianza, ...