Questione di DNA
Data: 24/12/2020,
Categorie:
Etero
Autore: lula, Fonte: EroticiRacconti
... Iniziò a toglierle i sandali, sbottonò i jeans e li sfilò lentamente. Le sue mani risalirono lungo le gambe di Cristina, accarezzandole delicatamente e arrivarono a togliere la maglietta.
Era sdraiata sul divano solo con reggiseno e perizoma (proprio il completino che piaceva tanto al padre!). Riccardo era in piedi e la guardava, per poi dire:” Sei così chiara! Sembri di porcellana. Non riesco a darti un’età. Sei bellissima!”.
Si chinò su di lei e riprese a baciarla, poi baciò il collo mentre con le mani spostava le spalline del reggiseno per arrivare a slacciarlo e toglierlo.
Continuò a baciarla, dal collo scese giù, arrivò al seno e mentre baciava i capezzoli, prima uno poi l’altro, le toccava il seno che entrava perfettamente nella sua mano. Lo sapeva toccare! E le mani scesero ancora e tolsero le mutandine.
Ora completamente nuda (anzi no, aveva indosso ancora la collana), sdraiata sul divano con le mani di Riccardo che la toccavano e la sua bocca che la assaggiava, a Cristina vennero in mente tutte le foto e i video che si erano scambiati lei e il padre.
Era in uno stato confusionale: mentre Riccardo le toccava e baciava il seno, lei pensava ai commenti che il padre aveva fatto alle foto del suo seno; mentre con le mani delineava il contorno del suo corpo, Cristina pensava a quello che Stefano scriveva le avrebbe voluto fare. E fu così che dalla bocca di Cristina uscirono queste parole: “Facciamo un video?”
-” Se ne sei sicura, si.” _ e mentre Riccardo ...
... stava per prendere il telefono, Cristina aggiunse: “Facciamolo con il mio, così decido io quale uso farne!”. Annuì sorridendo.
La fece alzare un attimo dal divano per abbassare la spalliera e farlo diventare un letto a 1 piazza e1/2. Decisamente più comodo.
Ora erano in piedi l’uno di fronte all’altra, lui ancora vestito, lei no. Cristina si sdraiò e allungò le mani per chiamarlo a sé. Riccardo iniziò ad accarezzarla, le sue mani salivano dalle caviglie su per le gambe, poi l’interno coscia, poi i fianchi fino al seno per poi stringerlo mentre tra pollice e indice teneva i capezzoli. E Cristina iniziò a muoversi sinuosa, muoveva il bacino come alla ricerca di qualcosa.
Cristina gli sbottonò la camicia e gliela tolse del tutto, uscirono due bei pettorali, due spalle da nuotatore che ti danno sicurezza e protezione. Li accarezzò più di una volta e il sentire quei muscoli definiti, aumentava il suo desiderio. Gli sbottonò anche i jeans e dalla patta si sentiva un bel rigonfiamento. Si tolse i jeans.
Si sdraiò. Cristina si mise di lato, orizzontale a lui a quattro zampe, con la bocca all’altezza del suo pube e con la mano iniziò a toccare, quasi massaggiare, il suo cazzo.
Era già bello duro e gonfio e lo volle in bocca.
Iniziò a leccare e succhiare la cappella, poi iniziò a girargli intorno con tutta la lingua per poi iniziare a fare su e giù, sempre con più avidità.
Mentre era immersa nel piacere di assaporare il suo cazzo, volse lo sguardo verso il telefono ...