1. Come ho reso Martina la mia schiava toilette


    Data: 19/12/2020, Categorie: Lesbo Feticismo Dominazione / BDSM Autore: Kattrin, Fonte: xHamster

    ... eloquente mentre vi lasciai cadere il cucchiaio.
    
    Dalla piazza del mercato andammo a passeggiare verso il fiume. Martina cercò la mia mano e la tenne stretta, passeggiammo mano nella mano lungo la riva. Il tempo era bello, il sole splendeva e pedoni e biciclette ci passavano accanto. Il suo top era ancora piuttosto trasparente, ma questo non sembrava turbarla. Sembrava felice, molto orgogliosa e in pace con se stessa e con il mondo. Mi chiedevo se fosse a causa mia, o perché per una volta era riuscita ad uscire di casa e poteva fare qualcosa di diverso. Sentendo di poter essere in qualunque modo avesse voluto. Perché era come mi sentivo io.
    
    Arrivammo in un punto dove il fiume formava una curva e fluiva piuttosto lento. Un piccolo stagno si distaccava da esso, e alcune persone ci stavano sistemando le barche. Volevamo goderci la giornata così prendemmo una barca e andammo sullo stagno. Martina mi sorrise e si sedette accanto a me e cercammo senza successo di manovrare in una direzione. Alla fine lasciammo perdere e lasciammo andare la barca alla deriva sull’acqua. La presi tra le mie braccia e lei appoggiò la testa sulla mia spalla. Ci sdraiammo nella barca finché non fummo completamente nascoste all’interno. Lei si tolse il top e iniziò a giocare ancora con i suoi seni.
    
    “Ti piacciono le mie tette Kat?” chiese.
    
    "Certo," risposi sinceramente.
    
    “E’ molto importante per me” Disse seriamente. “Non sai quanto questo significhi. A scuola tutti mi prendevano in giro ...
    ... perché erano così grandi. E io ero orgogliosa di loro comunque.” Mi sentivo tranquilla e allungai un braccio su di lei, cercando i suoi seni. Erano caldi e morbidi. “Vorrei che potessi schizzare su di me,” disse improvvisamente.
    
    “Cosa, perché?” chiesi
    
    “Adoro lo sperma,” disse. “E’ bello sentirlo in me o su di me, annusarlo, assaggiarlo.”
    
    Iniziai a carezzarle i seni e dissi: “Posso darti altre cose che puoi sentire, annusare e assaggiare”.
    
    Martina gemette di nuovo. “Dio, potrei scopare per tutto il giorno.”
    
    Risi. “Dunque, cosa ti trattiene?”
    
    Lei mi guardò: “Ma piace anche a te, giusto? E’ molto importante che a te piaccia tutto quello che facciamo.”
    
    Risi ancora. “Non ti preoccupare,” dissi. Lei sorrise e si sedette. Eravamo arrivate al lato opposto del laghetto e le altre barche erano molto lontane da noi, ma probabilmente potevano ancora vederla seduta in topless. Mi sedetti anche io. Lei si guardò attorno e si tolse i pantaloni, finché fu completamente nuda, il fallo ancora nel suo culo. All’inizio ero imbarazzata, ma poi pensai, “ e allora?” e mi tirai su il vestito dalla testa.
    
    Lei mi guardò e sorrise. “Le tue ascelle non sono depilate.”
    
    Arrossii. “Non mi piace depilarmi, e sono così sottili che molte persone non li notano neanche,” risposi. “Amo i miei peli.”
    
    Mi baciò all’istante dritto sulle labbra e disse gentile: “Anche io amo i tuoi peli Kat. Non voglio cambiare nulla di te. Sei un grande esempio per me, lo sai? Sorrisi timidamente. “Li ...
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