Come ho reso Martina la mia schiava toilette
Data: 19/12/2020,
Categorie:
Lesbo
Feticismo
Dominazione / BDSM
Autore: Kattrin, Fonte: xHamster
... pensando…”
“…Che non mi sarei fatta vedere?” chiesi. “O che sono un ragazzo?” rise. Aveva un bellissimo e aperto sorriso, e il suo viso era talmente bello che mi chiesi il perché dedicasse tanto lavoro al suo corpo.
Mi sedetti accanto a lei. Il locale aveva solo qualche altro visitatore, alcune studentesse sedute in un tavolo opposto al nostro, e una coppia seduta all’interno. A parte questo, era vuoto. La cameriera arrivò e ordinai un grande gelato alla crema e cappuccino. Martina bevve il suo espresso e disse che doveva controllare il suo peso. Non mi sono mai preoccupata del peso, quindi me la godetti.
“Puoi avere un po’ di crema di passera con il tuo caffè,” risi. “Garantita con poche calorie".
Arrossì. Sembrava essere molto più timida nella vita reale che online. “Kat!” rispose indignata, ma non disse altro.
“Come va la vita sessuale?” chiesi.
“Dunque,” disse. “Niente di speciale. Per lo più faccio da sola, se ne ho il tempo, quindi non molto bene. Quindi penso a…” si fermò quando la cameriera arrivò con il mio ordine.
Senza far caso a lei continuai: ”… a quando mi infili la mano nella fica mentre io mangio la tua?”. Questa era una delle nostre fantasie, e Martina voleva sprofondare nel pavimento per la vergogna mentre la cameriera faceva del suo meglio per fingere di non aver sentito nulla.
La ringraziai e iniziai il mio gelato. “Oh Dio Kat,” Martina disse. “Sei pazza.” Io sorrisi. “Non sai quanto mi eccitano questi pensieri?”
Alzai le ...
... sopracciglia. "Non ne ho idea," dissi. "Eccitata quanto me?" Rise di nuovo. "Allora dimmi," chiesi. "Almeno è bello quando vieni così?" .
Si guardò attorno e sussurrò mentre si avvicinava: “Non ne hai idea… L’altra notte, ho fatto una bella e lunga doccia per prepararmi per oggi, e ho pensato alle nostre chat bollenti. E ho pisciato delicatamente sulla mia mano e l’ho strofinata sulle mie tette mentre pensavo a te che lo facevi. Sai mi è piaciuto quella volta”. Annuii e ricordai una delle nostre chat, quando entrambe scoprimmo che ci piacevano gli sport acquatici. Lei bevve ancora il suo espresso.
“Allora?” chiesi indicando la tazza. “Crema di passera?”
“Mmmh,” gemette. Senza chiedere oltre, sollevai la mia gonna e infilai il lungo cucchiaio da gelato tra le mie gambe. Era freddo e rigido, e allargai le mie labbra mentre lo guidavo dentro la passera. “Kat,” Martina sussurrò. “Ti stanno guardando!” Guardai su e le ragazzine dell’altro tavolo stavano ridacchiando e bisbigliando. Girai il cucchiaio dentro di me e lo tirai fuori, tendendolo verso Martina che lo prese in bocca riluttante, ma iniziò a succhiarlo accuratamente. Ancora risatine dall’altro tavolo.
"Dio, mi ecciti," disse. Io sorrisi di nuovo.
"Ci sono i bagni qui?” chiesi alla cameriera mentre passava ancora dal nostro tavolo.
"Dentro," rispose indicando.
"Cosa aspettiamo?" Chiesi a Martina e la guardai dritto negli occhi. Lei mi fissò di nuovo, ma seguì la mia guida. Portai di nascosto con me il ...