Come ho reso Martina la mia schiava toilette
Data: 19/12/2020,
Categorie:
Lesbo
Feticismo
Dominazione / BDSM
Autore: Kattrin, Fonte: xHamster
... sulle sue tette, poi gocciolare sul pavimento. Quando ebbi finito, il suo top bianco era inzuppato con una macchia gialla. “Scopami col pugno,” dissi.
“Davvero posso, padrona? Mi chiese e si guardò la mano. Aveva alcuni solidi anelli sulle dita e molti bracciali che tintinnavano sul polso.
“Incendia la mia fica schiava,” risposi e allargai la mia fica per tenerla aperta. Volevo che guardasse dentro il mio buco, dentro la sorca della sua padrona, alla quale avrebbe dovuto obbedire ed essere sottomessa. Chiuse strette le sue dita e ne spinse la punta sul mio buco. Vi scivolarono dentro facilmente, era ancora bagnato dalla pipì e dalla melma di fica. Mosse le dita lentamente avanti e indietro, andando più in fondo all’interno. I suoi anelli sfregavano dolcemente le pareti della mia vagina e si fermò solo quando le sue nocche e il pollice raggiunsero le mie labbra. Mi guardò un’altra volta, solo per essere sicura, quindi spinse dentro con tutta la sua forza.
Io grugnii un profondo e intenso lamento. Qualcosa di nascosto e a****lesco, selvaggio e furioso irruppe dentro di me e si fece sentire con un primitivo e gutturale urlo. Martina mi guardò sorpresa ma le afferrai il braccio e la costrinsi a fottermi più veloce, più forte, senza pietà. Lei spinse più forte che poté e riempì la mia fica come niente prima. Sentivo come la mia fica stringeva intorno alla sua mano, e la teneva stretta, come se provasse a tirarla ancora più dentro sebbene le sue dita avessero già toccato ...
... la mia cervice. Martina mi guardò preoccupata e la sentii muoversi dentro di me, rigirandosi, torcendosi, carezzando il mio interno e finalmente trasformarsi in un pugno. Iniziò a boxare nel mio sacco.
Sono venuta. E sono venuta ancora. E ancora. Pensai a come questa vacca sottomessa mi stava sfinendo, a come aveva fatto tutto quello che le avevo detto, a come si rivelò obbediente e come io e solo io potevo farle questo. E sono venuta ancora. L’orgasmo scosse il mio corpo e non notai nemmeno Martina tirare fuori la sua mano. Quando ripresi i sensi, lei stava succhiando il resto del succo di fica dalle mie labbra e strofinava il naso nel mio cespuglio.
Respirai profondamente e mi alzai, raddrizzando il mio vestito mentre lei puliva il pavimento con la carta igienica. Le sue tette dondolavano ancora libere dal suo top e pensai che le preferiva libere così. Quando terminò, le impacchettò di nuovo il meglio possibile. Il top era semi trasparente per il bagnato e I suoi capezzoli si vedevano chiaramente, il che la fece sembrare ancora più appetitosa. Anche se non avevo bisogno del cucchiaio, lo inserii velocemente nella mia passera finché fu coperto di un leggero strato di succo, e quindi lasciammo il bagno.
Pagai alla cassa mentre Martina era già fuori, forse per asciugare velocemente il suo top al sole. Quando la raggiunsi, le ragazze ridacchiavano ancora al loro tavolo; sembrava che non ci avessimo messo così tanto come pensavamo. Passai dal loro tavolo e le guardai ...