1. Io e Andrea: Capitolo due


    Data: 15/12/2020, Categorie: Trans Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti

    ... entrambi l’intero fine settimana, deciderai tu se ti andrà o meno. Ti aspetterò”. Le ore che mi separavano al venerdì pomeriggio sembrava trascorressero lentissime, e quando misi in auto la borsa, in partenza per quel fine settimana, i battiti cardiaci erano piuttosto incontrollabili.
    
    Gli automatismi mi aiutavano a far trascorrere il tempo ed il sabato mattina, con un piccolo zainetto termico, gli spuntini e le bibite per due persone, afferrai la mountain bike e come se dovessi prendere un treno che già mi stava aspettando alla stazione, partii alla volta della spiaggia del paradiso. La vidi arrivare puntualissima, le chiome corvine che ondeggiavano ritmicamente ad ogni passo. Occhialoni neri e la stessa camicia di quando l’avevo vista andarsene. Mi veniva incontro sorridendo. L’aspettai fingendo calma e tranquillità. Mi raggiunse e ci scambiammo una stretta di mano cordiale ed un bacetto per guancia. Aveva le mani fredde e sudate. Sono agitatissima confessò. Anch’io, risposi.
    
    Propose di sceglierci un posto defilato, lontano da occhi indiscreti. Stendemmo i nostri teli tra i cespugli di tamerici. Da coricati eravamo completamente fuori dal campo visivo di chi era in spiaggia. Una volta stesi, Andrea rotolò sul mio asciugamano e si accomodo sul mio corpo premendosi a stampo mentre la sua bocca mi rapiva in quel bacio magnetico che aveva agitato tante notti negli ultimi due mesi. L’ho desiderato con tutta me stessa, e sono qui perché ho avuto la certezza che non avrei ...
    ... potuto farne a meno. A te non lo chiedo continuò, la risposta al bacio è stata eloquente.
    
    Come potevo risponderle se non accarezzandola tutta, spingendomi al pube dove conservava quel triangolino del tanga che oramai sapevo contenere il cazzone piegato all’indietro. Ma non mi dava noia, e quel pensiero mi costringeva ad un sorriso automatico che non le sfuggì. Tra noi posso toglierlo? Chiese. Certamente risposi, lo metterai quando ti alzi. Non smisi di accarezzarla, e lei mi ricambiò. Il mio cazzo era proprio simile ad un birillo con la punta svettante e Andrea mi accarezzava il torace, l’addome e le gambe senza degnarlo della benché minima attenzione. Così facevo io con lei.
    
    Trascorremmo in questa occupazione un paio d’ore, alternando le carezze a lunghissimi baci appassionati. Era dalla mia adolescenza che non avevo con una ragazza uno scambio così caldo e durevole di lunghi baci appassionati. La sua bocca calda e profumata mi rapiva. Ogni tanto tornava sopra l mio corpo come se volesse unirsi a pelle. Non mi faceva mai sentire se il suo cazzo divenisse duro eccitandosi. Mi resi conto che talvolta stavamo dando spettacolo, da dietro qualche cespuglio comparivano degli uomini che spiavano le nostre mosse e si masturbavano eccitatissimi fino a sborrare. Era da poco passato mezzogiorno, e mi propose di fare un bagno. Mi alzai incamminandomi verso l’acqua cristallina.
    
    Andrea non arrivava e tornai a vedere cosa le fosse accaduto. Si era messa il tanga e non riusciva a ...