Io e Andrea: Capitolo due
Data: 15/12/2020,
Categorie:
Trans
Autore: Trozzai Gotusva, Fonte: EroticiRacconti
Io e Andrea: Capitolo due
Tornammo ognuno alle proprie occupazioni; avevo difficoltà a credere di non disporre di un numero telefonico o un indirizzo dove rintracciarla. I fotogrammi dei dieci minuti bruciati tra le tamerici continuavano a scorrere nella mente trasferendo incessanti frigolii alla carne. Un desiderio che andava alimentandosi in maniera veramente inspiegabile, mai accaduto prima. Dovevo distrarmi per non rimanere vittima di quella divagazione che mi impediva di lavorare com’ero abituato, tuttavia, metteva una marcia in più in tutte le cose che portavo avanti. Era incredibile come appena rientrato nelle mie facoltà, il pensiero di Andrea mi desse nuova energia, entusiasmo e vitalità.
Il venerdì lo vissi come una vigilia, e pianificai il fine settimana nella stessa stanza d’albergo, i miei amici non c’erano, meglio; non avrei avuto impicci e mi sarei goduto ogni momento. Non avevo dubbi, Andrea sarebbe sicuramente tornata lì. La sera del venerdì ero già sul posto, avrei fatto una puntatina alla spiaggia sperando di trovarla chissà, tuttavia, rimasi al bar del locale in riva al mare ed andai a letto presto. L’indomani volevo farmi un bel giro in canoa partendo all’alba per poi recarmi a paradise beach già nella tarda mattinata e lì attardarmi fino a sera, certo di trovarvi la mia bella apparizione.
Non era nemmeno balenata l’ipotesi che la ninfa dei miei desideri potesse arrivare da chissà dove e si fosse trovata in quella spiaggia solo per caso. Avevo ...
... fatto i conti a mio vantaggio. Questa la mia teoria: se era arrivata con i mezzi pubblici, abitava sicuramente nei pressi della località balneare. La tesi era avvalorata dal fatto che non portasse con se bagagli o borse voluminose. Inoltre, era arrivata nel pomeriggio, quindi si concedeva delle pause nel fine settimana, ritagliandosi spazi da altri impegni. Film che mi proiettavo cercando di dare una identità alla scena che stava occupando i miei pensieri divagando a pieno campo nelle fantasie diurne e notturne. Neanche da ragazzino con il primo amore ricordavo una esperienza simile.
Ne ero cosciente, mio malgrado continuavo su quella lunghezza d’onda. La mattina successiva robusta colazione e messo in acqua il kayak, attivai l’esercizio di tutti gli weekend al mare; minimo tre ore di energiche vogate, poi doccia e spiaggia. Al rientro, misi in azione l’obiettivo di questo fine settimana, aspettare Andrea sperando che si facesse viva. Presi con me lo zainetto prevedendo per pranzo una pizzetta fredda e dell’acqua naturale, qualche snack il cioccolatino al caffè ed il telo mare. Mi incamminai verso la spiaggia prima sconosciuta seguendo il flusso di gente che passeggiava o correva nella via principale della pineta che univa i due grandi centri balneari.
Dopo una buona mezz’ora di cammino riconobbi il sentiero per la spiaggia, lo percorsi sbagliando più volte le biforcazioni, fino a trovarmi di fronte il paesaggio tanto desiderato durante la settimana. Mi fermai subito dal ...