1. Mia cugina Elena – Parte 3 (Finalmente il momento tanto atteso)


    Data: 24/01/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: Piacereproibito, Fonte: RaccontiMilu

    ... morbide cosce e le voluttuose labbra del suo sesso rendendolo ben visibile… la maglietta è arancione con farfalle colorate… Vedo che fra i vestiti che porta in mano con sé, pendono i lacci del reggiseno, quindi vuol dire che sotto la maglietta ci sono i suoi seni liberi, pronti per essere afferrati con le mani… Vederla lì davanti a me, sapendola con niente sotto e con quei pantaloncini che mostrano oscenamente lo spacco del suo sesso, mi eccita da morire! Ma come fa a pretendere che non gli faccia scherzi? Chiunque avesse una cugina così, se la vorrebbe scopare!
    
    Mentre sistemo alcune cose lei entra nel letto e poi entro anch’io. Non ci diciamo niente e spengo la luce. Lei è su un fianco, girata dall’altra parte. Io aspetto qualche minuto in attesa di qualcosa, ma lei non dice niente. Così le appoggio una mano su un fianco e le dico:
    
    – Ele… lo sai che mi sei mancata tanto in questi 2 anni?
    
    Lei mi toglie la mano dal fianco e dice
    
    – Marco non incominciare, sennò mi alzo!
    
    – Lo sai che sei sempre la mia cugina speciale…. e le appoggio la mano questa volta sui suoi pantaloncini.
    
    – Sei sempre uguale per me, e mi piaci come sempre… Non sai come mi facevi ingelosire quando mi dicevi che andavi sempre in giro la sera con i collegi che lavoravano con te nei vari studi, in giro per il mondo…
    
    Questa volta non mi toglie subito la mano e nel frattempo il mio pene è diventato prepotentemente duro sotto il pigiama. Con tono scherzoso le dico:
    
    – Di’ la verità… te ...
    ... li sei fatti tutti, vero? Nessuno ti può resistere…
    
    lei: – Ma smettila non è vero! io: – Neanche uno? Non è possibile! lei: – Uno sì, ma uno solo… era un bel figone, ma poi non era un granchè.
    
    Lei muovendo il bacino come per invitarmi a togliere la mano da sopra la sua anca, sfiora involontariamente col sedere la mia asta dura… dopodichè fa finta di niente, mentre io le rimango il più vicino possibile.
    
    – …e perché quel tuo collega non era un granchè? – Perché no…. – Come, perché no? lei: – Durava poco…
    
    – come durava poco? Veniva subito? – Sì…
    
    Io non resistevo più… ero già fradicio di miele gocciolante. Il glande formicolante di piacere, impaziente di affondare nella sua vagina fantastica… le dico, con la mano appoggiata sulla sua anca invitante:
    
    – E ci credo! Chi può resistere nella tua figona per più di 2 secondi?!
    
    dicendo così mi premo contro di lei facendole sentire tutta la mia durezza. La cingo col braccio passando sotto i seni e le dico vicino all’orecchio:
    
    – Cuginina speciale mi fai impazzire, non ti posso resistere!
    
    Lei tira un sospiro mentre la bacio vicino al collo e si gira verso di me, mentre cerca di divincolarsi. Prima che possa dire qualcosa, la cingo da dietro e la premo contro di me. Ci ritroviamo incastrati come in quella notte famosa… con la mia coscia infilata fra le sue cosce e il mio cazzo duro contro la sua figona…
    
    – Ahh… Un piccolo gemito le scappa a quel contatto improvviso con la mia durezza e le dico, vicino al suo ...
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