Mia cugina Elena – Parte 3 (Finalmente il momento tanto atteso)
Data: 24/01/2018,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: Piacereproibito, Fonte: RaccontiMilu
... si appisola. I suoi bei seni rigonfiano la sua maglietta polo che si appoggia sopra i pantaloni. Cerco di non arraparmi troppo, ma averla lì davanti in quella posa mi fa prudere la cappella dalla voglia. Non posso non pensare ai suoi profumi e a come vorrei tuffarmi su di lei, acchiappando i suoi grandi seni sotto la maglietta e lanciandomi con la mia asta dura sul monte del suo sesso, lì spalancato davanti a me… Ero già bagnato e sarei venuto dopo poche strofinate…
Verso le 23:00 arriviamo a casa mia. Entriamo e saliamo le scale semibuie che portano al mio appartamento. L’atmosfera già mi eccitava un casino. Io e lei soli che stavamo arrivando nel mio minuscolo appartamento! Lei mi precede sulle scale mentre io porto la sua valigia. Il suo bel sederone si trovava così a pochi cm davanti ai miei occhi… io avrei voluto prenderla subito lì. Prenderla per i fianchi, rivoltarla verso di me e metterla giù a sedere sulle scale…. tuffare la mano sulla patta del suo sesso, mentre lei non poteva più chiudere le cosce, perché in mezzo c’ero io… sentire ancora la sua montagnetta contro la mia asta ed infilarle la lingua in bocca in un bacio appassionato, come aspettavo di fare da sempre… Ma questa era solo la mia fantasia, non potevo certo azzardare una mossa così.
Il mio è praticamente un monolocale, con cucina separata. Nel salotto c’è un letto matrimoniale ed ai piedi di questo, c’è posto appena per una brandina, che non si può mettere in nessun altro posto. Normalmente sta ...
... ripiegata in un angolo. Il divano è troppo stretto e scomodo per dormirci. Entriamo e ci fermiamo in cucina. Beviamo e ci sediamo. La vedo naturale come sempre, come se niente fosse mai successo. Poi ci affacciamo sul salotto e dice:
– E io dove dormo?
Io indico la brandina nascosta dietro il mobile e le dico:
– Dobbiamo metterla qui, ma la dobbiamo aprire solo prima di dormire, sennò quando è aperta qui non ci si gira più…
quindi poi le dico, con tono ironico, indicando una metà del lettone…
– Ma se non ti fa schifo puoi dormire lì… così non dobbiamo fare e disfare la brandina, e tenercela fra i piedi.
Lei ci pensa brevemente… dopotutto quella volta a Firenze avevamo già dormito insieme in una situazione simile, e non era successo niente, almeno che lei sappia! Quella volta non eravamo nello stesso letto, ma era come se lo fossimo.
Lei risponde con tono scherzoso, ma deciso
– Sì, va bene, ma non fare scherzi! Sennò tiro fuori subito la brandina!
Io le dico
– Ma quali scherzi? Scegli da quale parte vuoi stare, va! Quella, è la parte che non uso.
La sua battuta mi aveva raffreddato un po’, ma sapevo benissimo che ritrovandomela nel letto, avrei tentato qualcosa per forza.
Poco dopo ci prepariamo per andare a dormire. Lei va in bagno per mettersi il pigiama. Questa volta è un pigiama simile quello di quella notte magica, ma ancora più arrapante per me! Ha dei pantaloncini arancioni corti, molto più aderenti questa volta, che fasciano le sue ...