1. La versione di greger


    Data: 10/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: RaccontiSparsi, Fonte: Annunci69

    ... probabilmente (sicuramente) a causa della crema solare, quel seno esposto era uno spettacolo, marmoreo e con una curva perfetta; che fortuna aveva il suo compagno.
    
    Mi godetti quella vista per qualche minuto, lei era intenta a guardare il cellulare.
    
    A un certo punto si voltò dalla mia parte; mi vide sicuramente. Mi rassicurai quando mi accorsi che essendo controluce non avrebbe potuto riconoscermi.
    
    Il mattino dopo andai in spiaggia e passai più tempo possibile in acqua; volevo liberarmi da tutte le preoccupazioni rimaste nell'altro emisfero del pianeta e godermi ogni aspetto e ogni sensazione che poteva offrirmi quel paradiso.
    
    Mentre nuotavo nelle acque cristalline a una cinquantina di metri dalla riva rividi la stessa tipa che passeggiava sulla spiaggia, stavolta sola. La osservai per qualche istante, poi ripresi a nuotare.
    
    Arrivata la sera dopo aver cenato in uno dei ristoranti, mi ritirai in camera.
    
    Mi affacciai al terrazzo per godermi anche la vista notturna e nel mentre diedi anche una sbirciata al terrazzo dei vicini; ma niente, tutte le luci erano spente, non c'erano.
    
    Il giorno dopo, alle sei, ero già al bar per fare colazione. Avevo intenzione di sfruttare la giornata al meglio. Mentre mangiavo mi guardai attorno e, in lontananza, la rividi seduta ad un tavolino che stava facendo colazione. Sola.
    
    Dopo un po' si alzò e se ne andò, io rimasi per finire di mangiare.
    
    Ero ancora seduto al tavolino quando la rividi passare; adesso però indossa ...
    ... un bikini, un grande cappello di paglia e portava a spalla un borsone da spiaggia. Di nuovo sola. Ma l'uomo che avevo visto il primo giorno?
    
    Non avendo programmi e incuriosito dalla cosa (oltre che attratto da lei) decisi di seguirla.
    
    Credevo si dirigesse verso la spiaggia attrezzata; invece la superò allontanandosi verso una caletta isolata.
    
    La seguii con lo sguardo finché non girò dietro uno scoglio. Aspettai un po', poi mi incamminai.
    
    Arrivato allo scoglio mi sporsi per vedere oltre e la vidi sdraiata all'ombra di una palma, concentrata di nuovo sul cellulare (o quello che era).
    
    Che fare? Perché non fare la sua conoscenza? Anche se avevo una fidanzata nulla mi impediva di conoscere qualche turista.
    
    Decisi di avvicinarmi.« Ciao» le dissi,«ti ho visto prima sulla spiaggia e ti ho seguito. Sai, sei davvero una bella donna, ti avevo notato anche ieri».
    
    Lei mi guardò confusa. Che stupido che fui, era certamente straniera. Mi rispose dicendo qualcosa che non capii, dall'accento sembrava spagnolo, forse.
    
    «I see you. You are beautiful» dissi allora, aiutandomi a gesti.
    
    Mi sentivo un imbecille ma cercai di restare impassibile e assumere un atteggiamento sicuro di me.
    
    «'grattsje. Thanks» rispose.
    
    Neanche lei sembrava cavarsela con l'inglese, questo rese la cosa meno imbarazzante.
    
    «Can I?» le chiesi indicando la sua salvietta per sapere se potevo sedermi.
    
    Lei mi squadrò da capo a piedi e sembrò apprezzare la mia prestanza. Contavo sul fatto che ...
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