1. Sogno di una notte di mezza estate


    Data: 29/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... appena velate dal tessuto impalpabile, ma non poteva nascondere il turbamento che gli procurava il corpo aitante e così procacemente esposto di re Oberon. Nulla a che vedere con gli uomini nudi o quasi che aveva visto sulle spiagge o nei video porno: questo aveva un tocco di magia, che lo toccava nel profondo.
    
    Poco prima che il carro passasse oltre, Phil vide un folletto avvicinarsi a Oberon e sussurrargli qualcosa all’orecchio: il re volse lo sguardo stupito nella sua direzione e il giovane si sentì quasi trapassare dai suoi occhi; poi bisbigliò alcune parole in risposta e tornò a dedicarsi alla sua sposa.
    
    Fu allora che Phil sentì una presenza al suo fianco e subito gli occhi gli si velarono, appesantiti da un sonno profondo, mentre il suono dei flauti si faceva sempre più ossessivo e più intenso il profumo dei petali di rosa.
    
    All’improvviso, una fitta dolorosissima gli fece spalancare gli occhi. Cercò di muovere il braccio…
    
    “Ma che cazzo…”, gemette, accorgendosi di essere immobilizzato a terra, su un letto di folta erba, le mani e i piedi fissati a solidi paletti.
    
    Aveva gambe e braccia divaricate, e una miriade di esserini ghignanti lo fissava con occhi crudeli. Per un momento si sentì come Gulliver prigioniero dei Lillipuziani.
    
    “Che volete? Scioglietemi, cazzo!”, sbraitò, mentre si dibatteva con forza, cercando
    
    invano di liberarsi.
    
    Quelli, però, non gli diedero retta, anzi, uno di essi avvicinò la mano con una lunga spina di rosa e lo punse ...
    ... giusto sul capezzolo.
    
    “Ahi! Smettetela… sciogliete queste cazzo di funi!”
    
    Al che, ridendo e sghignazzando, i diabolici esserini cominciarono a pungerlo da tutte le parti: sul petto, sulle cosce, sulle palle, sull’uccello… e fu allora che Phil si accorse di essere nudo! Nudo e legato, alla mercè di quelle minuscole creature infernali! Un terrore folle lo percorse e riprese a dibattersi selvaggiamente, con l’unico risultato di provocare risate ancora più scroscianti e tormenti ancora più pungenti.
    
    “Guarda come ce l’ha grosso!”, disse un folletto, infilzandogli il glande con una lunga spina d’acacia.
    
    La fitta di dolore fece torcere Phil, che prese a urlare come un dannato.
    
    “Come quello di Oberon…”, disse un altro, pizzicandogli il prepuzio con le unghie appuntite.
    
    “Che ne sai del pisello di re Oberon?”
    
    “Gliel’ho visto un giorno, che faceva il bagno nel fiume…”
    
    “Sei impazzito? Lo sai che non possiamo spiarlo, quando…”
    
    “Ehi, guardate quanti peli! – li interruppe un altro – Ha le palle che sembrano un porcospino!”
    
    “Dai, strappiamoglieli!”
    
    E detto fatto, mille mani si allungarono sui coglioni del povero Phil, che ormai non aveva neanche più fiato per urlare, e cominciarono a strappargli i peli, uno per uno, prima quelli delle palle, poi quelli del pube, riducendolo in breve liscio come un neonato. E mentre questi si accanivano a strappargli i peli, altri continuavano a tormentarlo punzecchiandogli i piedi, ficcandogli le dita nel naso, torcendogli le ...
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