1. Se me lo dicevi prima ….


    Data: 27/11/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... qual cazzo che volete; io no accetto né di asservirmi ai vostri giochi né di parteciparvi.”
    
    “Dai, ti conosco ormai; fai bau bau ma poi ti piace tanto scopare con me che alla fine ti troverai a godere; se proprio non vuoi entrare nel gioco, stai a guardare e, se ti va, sparati una sega … “
    
    Sono ormai nudi e si sistemano sullo stesso divano, accanto a lui; lei, seduta, fa alzare lui in piedi e imbocca il suo cazzo davvero grosso; addirittura, ha qualche impaccio a leccarlo all’inizio, poi sforza le labbra e fa entrare la cappella; Marco è affascinato dall’abilità di lei nel manipolare la mazza; vede che masturba la gran parte che resta fuori dalle labbra mentre è chiaro che la lingua sta solleticando ed eccitando la cappella immersa sotto il palato o spinta verso le gote.
    
    Senza volerlo, è eccitato dallo spettacolo di lei che si fa chiavare in gola senza problema, affonda il cazzo fin oltre le tonsille e si ferma solo quando le labbra toccano i peli del pube; fa sentire rumorosamente i risucchi quando gioca col cazzo in bocca; allunga una mano verso Marco, m lui la respinge sdegnato.
    
    “Tu sei libera di essere puttana, io di schifarmi di te.”
    
    Lei lo caccia via sdegnata con un gesto della mano, si stende sul divano con la testa sulle cosce di lui, che è costretto a sostenerla anche se é violentemente esasperato; l’altro le affonda il viso tra le cosce e dà il via ad un leccata strepitosa; si sente che Ornella gode da matti, stringe più volte la coscia di Marco, ...
    ... quasi a volerlo coinvolgere ad ogni costo.
    
    “Cazzo, sei rimasto il grandissimo leccatore che eri; ti ricordi quante leccate di figa mi hai fatto godere, mentre succhiavo quel nero enorme e l’altro mi teneva impalata di culo sul cazzo? Oh, dio, se ci penso, vengo ancora!”
    
    “Certo che la tua figa tiene ancora; quanti ne sono passati? Almeno un centinaio, per quel che ricordo; e tanti di spessore notevole; ricordi quello che ti fece soffrire coi suoi quasi trenta centimetri?”
    
    “Già, ma perché intanto tu mi tenevi il tuo palo nel culo e l’altro si faceva succhiare!”
    
    “Qual è il massimo di cazzi che hai preso insieme?”
    
    “Dovresti saperlo bene, visto che uno dei cinque eri tu che mi sborrasti in bocca; poi c’era il nero che mi riempiva la figa da sotto con il suo randello, il ragazzino semivergine che mi inculava da dietro e i due ai quali facevo una sega; mi avete sborrato addosso un fiume di sborra, quella volta!”
    
    Intanto, lui ha preso a montarla a pecorina e si sente netto lo sbattere del ventre contro il culo che si va arrossando per la spinta delle botte; lei non smette di incitarlo a fargliene sentire tanto, fino in fondo, mentre si appoggia con la testa sulle cosce di Marco che, impietrito, resta a guardare; vanno avanti per almeno una mezz’ora e lui sembra instancabile mentre le sbatte nella figa il randello.
    
    Vede quasi con orrore la cappella uscire dalla vagina e postarsi verso l’ano; non vede tubi di lubrificante; l’altro spinge il cazzo nel retto e Ornella ...
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