Sessualità 2
Data: 19/11/2020,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... disponibile.
Gli risposi categorica che non se ne parlava nemmeno perché non permettevo a nessuno di toccarmi la pelle nuda; cominciò una sceneggiata ignobile e perfida in cui lamentò la mia rigorosità come l’unico ostacolo al suo piacere; implorò fino al pianto, minacciò e si irritò finché non cedetti per stanchezza e per evitargli un figuraccia che lo avrebbe distrutto; in un momento in cui gli ospiti erano distratti riuscii a dirgli.
“L’hai fatta fuori dal vaso, stavolta; comincio a cercarmi il cazzo che ti sostituisca; tra non molto sarai fuori dalla mia vita!”
Si mise a ridere sguaiatamente e fece un gesto come a liberarsi da un moscerino; capii finalmente che era stupido parlargli con l’illusione che veramente dialogasse e capisse; dovevo decidermi a cercare l’alternativa e, almeno una, la vedevo non molto lontana, anche se ostica per la differenza d’età e di situazione sociale; ma con Paolo ormai era meglio tacere.
Decisi di subire pazientemente la serata anche se alcune cose mi avrebbero costretto a fare violenza alle mie convinzioni; la prima fu, quando mio marito e la donna se ne andarono in camera, lasciare che Fausto mi abbracciasse lussuriosamente e mi baciasse in bocca; istintivamente mi venne da respingerlo, anche perché mi ero frenata di fronte al desiderio di un bacio vero a Federico, l’unico per il quale avevo provati palpiti d’amore.
Mi feci forza e alla fine trovai non spiacevole la sua lingua che mi perlustrava tutta la bocca; non sentivo ...
... contro il ventre la pressione che avrebbe dovuto esserci di un cazzo ritto a sollecitarmi la figa; in compenso, la sua mano afferrò a palma larga la figa e un dito trovò la posizione giusta per titillarmi; mi abbandonai al languore del mezzo ditalino; quasi non mi accorsi che mi aveva tolto il vestito e che ero davanti a lui nuda.
A quel punto le dita si insinuarono dentro e mi stimolarono sapientemente il clitoride; mi abbandonai al piacere, che crebbe quando si abbassò a succhiarmi un capezzolo, una pratica che mi mandava sempre fuori di me; riuscì a farmi godere; scoperto che era il mio punto debole, si dedicò con dita e labbra a sollecitare ambedue i capezzoli provocandomi intenso piacere.
Mentre succhiava e mordicchiava, alternativamente, i capezzoli, usò una mano per titillarmi il clitoride e la vagina; quando infilò l’altra nello spacco tra le natiche per infilarmi un dito nell’ano, lo respinsi con una certa violenza; rinunciò e si dedicò tutto alla figa e alle tette; di colpo, mi schienò sul divano, mi allargò le gambe e si fiondò sulla figa con bocca avida, cercando di farmi scosciare al massimo per succhiare tutto.
Il cunnilinguo, ben praticato, mi era sempre piaciuto; e lui ci sapeva fare, forse troppo; avvertii subito, infatti, che la sua era pura tecnica amatoria; io amavo il sesso e il piacere che mi dava, ma pretendevo che dietro ci fosse passione, intensità, amore possibilmente; le sue leccate metodiche, studiate, tecniche, mi davano il senso di un ...