Una giornata di fine settembre
Data: 18/11/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... subito la bocca ed ho riportato la mano sull’esuberante clito accarezzandolo con fermezza. L’eccitazione ha continuato ad aumentare man mano che il racconto diventava più coinvolgente. Sfortunatamente un rapido conto delle righe che mancavano mi ha fatto capire che i due amanti stavano arrivando alla conclusione ed io non avevo alcuna intenzione di perdermi quell’occasione di leggere le ultime parole.
Immaginando la fine ed immaginandomi la lei del racconto, ho interrotto la lettura poco prima dell’orgasmo dei due protagonisti, per dedicarmi al mio in cui io ero lei che veniva scopata.
Il ritmo della mia mano è aumentato diventando forsennato.
Non dovendo più leggere, il mio corpo ha assunto una posizione più comoda.
La mano sinistra, finora libera l’ho portata alla mia mammella sinistra spremendola e stringendo tra i polpastrelli il capezzolo già indurito per l’eccitazione che ha continuato a salire.
Il mio desiderio è cresciuto incessantemente e, dopo aver abbastanza inumidito due dita della mano sinistra, le ho portate, contorcendomi un po’, sullo sfintere anale per stimolarmi anche lì dietro.
La penetrazione è avvenuta quasi subito. Le dita si sono fatte spazio nel buchetto allargandolo agendo molto piano, così si è rilassato ed io mi sono lasciata andare a dilatarmi sotto la spinta di quelle due dita.
Con la destra ho proseguito a masturbarmi, alternando ritmo e pressione.
L’orgasmo era vicino e le dita impegnate nella penetrazione si ...
... davano da fare sempre di più insinuandosi sempre più a fondo.
Infine un fremito ha fatto contrarre tutto il mio corpo.
La mano destra si è fermata per andare all’interno della vagina simulando il sesso del mio amante che chissà dov’era in qual momento.
Il flusso di umori vaginali era abbondante e sentivo con due dita dentro gli spasmi dell’orgasmo che facevano contrarre tutto il mio corpo regalandomi brividi di piacere straordinari.
Avevo appena provato un orgasmo incredibilmente intenso ma non ero ancora contenta. Senza muovermi, con la mano ancora, come a proteggerlo, sopra al mio giocattolino ed ho ripreso la lettura da dove avevo interrotto.
Era il punto in cui l’autore raccontava che la donna stava accogliendo nella sua bocca il seme dell’amante, gustandolo e ingoiandolo tutto, avida di quel regalo particolare.
Ancora una volta un fremito ha percorso tutto il corpo a partire dalle gambe e finire alla mia testa che ho reclinato sulla sinistra per succhiare il braccio mentre il respiro di era fatto profondo ed il cuore batteva a mille.
Con le dite ho raccolto il liquido caldo e denso che ormai colava dalla figa e me le sono portate alla bocca. La cosa mi è piaciuta così tanto che avrei anche potuto evitare di lavarmi le mani avendole succhiate e leccate così tanto da essere molto pulite.
Quando mi sono risvegliata dall’eccitazione, soddisfatta dell’orgasmo avuto, ero nuda ed il fresco della notte mi ha costretto ad andare a letto a dormire sfinita ...