Una giornata di fine settembre
Data: 18/11/2020,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... vengooo!” ho urlato e lui ha proseguito imperterrito a leccarmi nonostante fosse quasi soffocato dalle mie gambe strette sulla sua testa.
“Ora scopami, cazzo! Scopami! Sfondami la figa!” gli ho chiesto urlando sapendo che eravamo soli in quella torre abitabile “Mettimelo dentro! Ti prego scopami!”
Ero come impazzita di desiderio ma io non avevo fretta, volevo godermi la scopata con tutta calma.
In ogni caso, dopo aver giocato ancora con la lingua sul mio clitoride, per soddisfare il mio desiderio appena espresso, si è sistemato tra le mie cosce spalancate ed ha iniziato a sfregare la cappella su e giù lungo la sua figa per lubrificarla e nel contempo mi ha portato al parossismo.
Nel contempo lui veniva incontro col bacino per cercare di penetrarmi mentre io urlavo sfogando un desiderio inespresso. Infatti nella mia casa non potevo urlare e quindi soffocavo le mie parole e mi controllavo nel parlare.
“Scopami! Sono la tua troia, che aspetti? Mettimelo dentro! Scopami!” e mentre parlavo ha puntato il cazzo lo ha spinto nella mia vagina infuocata.
Mi sono subito arcuata. Lo aspettavo dal giorno prima ed ora ero ricompensata dell’attesa.
“Aaaahhhhh! Sìììì …. sìììì!”
La mia figa era una fornace ardente mentre le pareti della figa stretta si adattavano al suo cazzo calzandolo come un guanto.
“Ooohhh, sì, s, sìì, che bello! Sìì, lo sento. Godo. Vengo, vengo ancora, dai, sììììhhh!”
Non aveva ancora iniziato a muoversi dentro di me ed ero di nuovo ...
... preda dell’orgasmo.
Con gli occhi chiusi ed il corpo che si muoveva per riceverlo a fondo, lui mi ha inizialmente scopata lentamente estraendo il suo dardo per poi affondarlo nuovamente nella mia figa fremente poi ha accelerato il ritmo e quindi rallentato nuovamente facendomi assaporando a pieno la maestosità di quel sesso nel nostro primo accoppiamento a casa sua.
La sua azione era talmente profonda e piacevole che fremevo ancora ed ancora sotto i suoi colpi, mentre mi offrivo portando il bacino per farmi penetrare più a fondo.
Nonostante entrambe fossimo giovani e nel pieno delle forze, lui ha messo a dura prova le mie capacità di resistenza e dopo un po’ dovetti cedere al piacere.
“Vengo, vengo!! Oh che bello sbrodare!”
Lui sentendo le mie parole come se fosse azionato da un telecomando ha affondai i colpi ed è venuto con una serie di grugniti. Stavolta non ha fatto come nei nostri passati accoppiamenti in cui usciva prima di sborrare, ora mi è venuto dentro per la prima volta con il suo sperma bollente, accasciandosi dolcemente su di me, stremato.
L’ho stretto a me abbracciandolo forte mentre mi riempiva il viso di baci.
“La prossima volta ti voglio sentire ancora dentro di me. Dal mese scorso prendo la pillola!” gli ho sussurrato.
La notte era serena e si sentivano i grilli e gli altri animali notturni. Per goderci la notte ci siamo trasferiti sul divanetto del soggiorno dove le finestre erano aperte ed ancora una volta ci siamo uniti sessualmente ...