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Una giornata di fine settembre
Data: 18/11/2020, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... inginocchiato ed ha infilato la testa sotto la gonna nera che indossavo, è risalito sulle cosce leggermente divaricate infilando la lingua iniziando a leccare ciò che c’era al centro. A me non è rimasto che contorcermi dal piacere; lui non soddisfatto ha ampliato il movimento fino a passare su tutta la figa bagnata di umori profumati. Non mi sono posta la domanda di quanto sia durato quel delizioso massaggio ma so che dopo mi sono sollevata, ho alzato completamente la gonna sui fianchi e lui ha aperto la patta dei pantaloni e mi ha penetrato accoppiandoci. Era quel che mi aspettavo e desideravo da tanto anche se non era la posizione più comoda per farlo. Al termine siano corsi tenendoci per mano fino all’automobile sorridendo felici di esserleci ritrovati. Mi ha aperto la portiera e non ha potuto fare a meno di guardarmi le belle gambe mentre si sedeva e mi sorriso malizioso perché la già corta gonnellina leggera era risalita vertiginosamente mostrando generosamente le cosce fino quasi all’inguine. “Ora andiamo a casa così potrai sistemare le tue cose poi, stasera se ti va andiamo a cena a mangiare pesce” “Perfetto!” ho esclamato “Non vedo l’ora di mangiare il pesce di questo splendido mare” ho risposto con slancio “Vedrai, avrà un sapore veramente unico!” Non molto dopo eravamo a casa e sono andata in bagno “Cinque minuti e sono pronta!” ho esclamato mentre rovistavo nel trolley. In realtà volevo mostrarmi con il bikini che avevo portato per stare in ...
... spiaggia con lui. Mi sono presentata con un prendisole quasi trasparente sotto cui si intravedeva un costumino veramente succintissimo alla cui vista lui non ha potuto fare a meno di commentare ‘Wow! Sei uno schianto!” fortunato colui o colei che ti vede!” “Per ora il fortunato sei tu!” ho risposto. Un reggiseno a triangolo copriva a malapena il mio bel seno sodo, una terza abbondante, mentre il ridottissimo perizoma mostrava le mie chiappette al limite della decenza. “Ti piaccio?!” gli ho chiesto facendo la civetta. Lui mi ha guardato sorridendo senza rispondere ma l’erezione che iniziava deformare i jeans ed è stato un segnale sicuramente più eloquente di ogni parola. Avevo studiato tutto ed a qual punto ho levato il prendisole mostrando il mio fisico formoso e perfetto. “Ci mettiamo nella vasca, che dici?” gli ho chiesto e lui è rimasto entusiasta della proposta. In acqua la situazione è peggiorata perché mi sfregavo sulla sua gamba indugiando a volte con le mani sul pacco eccitato e per lui non è stato facile contenersi. Lì nella vasca l’ho fatto arrapare ma non gli ho concesso niente. Il resto del pomeriggio lo abbiamo passato a casa e verso le 19 mi ha ricordato la cena a base di pesce. “Ti va di andare fuori a cena? Se vuoi restiamo a casa ma è che non ho voglia di cucinare” mi ha detto lui che era anche un buon cuoco. Gli ho risposto “ OK, perfetto! Mi preparo e sono pronta” Ovviamente la preparazione è durata una infinità di tempo ...